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Domani, sabato 20 luglio, La Milanesiana arriva al Piccolo Teatro Giorgio Strehler di Milano con lo spettacolo ‘Il sogno di una cosa’ di e con Elio Germano e Teho Teardo. Si tratta di una versione di parole e musica del primo romanzo di Pier Paolo Pasolini, scritto nel 1949-1950 ma pubblicato solo nel 1962 e inizialmente intitolato ‘I giorni del Lodo De Gasperi’.

PIER PAOLO PASOLINI

Pier Paolo Pasolini parla con le voci delle persone che dall’Italia del secondo dopoguerra, stremate dalla povertà, sono scappate attraversando illegalmente il confine per andare in Jugoslavia. Attratte dal comunismo e con la speranza di trovare un lavoro dignitoso e cibo per tutti. Vista oggi è una specie di rotta balcanica al contrario che attraversa il medesimo confine che attualmente i profughi in fuga percorrono per venire in Italia.

‘IL SOGNO DI UNA COSA’

Tre ragazzi friulani alla soglia dei vent’anni vivono la loro breve giovinezza affrontando il mondo. L’indigenza delle origini in campagna, l’emigrazione, le lotte politiche al rientro in patria, fino all’integrazione nella società borghese del boom economico. Desiderano la felicità, la bella vita in un paese straniero, poi tornano e maturano una coscienza politica, sognano la rivoluzione. Invece finiscono per piegarsi ai compromessi dell’età adulta. I sogni si spengono e la felicità, tanto agognata, diventa quella delle piccole cose: una ragazza, una casa, un lavoro… fino a morirne.

‘Il sogno di una cosa’ è il primo esperimento narrativo di Pier Paolo Pasolini, scritto di getto negli anni dell’immediato dopoguerra, prima di ‘Ragazzi di vita’ e di ‘Una vita violenta’, ma pubblicato solo nel 1962, per questo il romanzo risulta essere al tempo stesso il romanzo d’esordio e di conclusione della stagione narrativa di Pasolini.

Credit Photo: Daniele Casalboni Riccione