L’omaggio a Goldrake del collettivo E-Wired Emphaty con il riarrangiamento di ‘Tobe! Grendizer’

Last Updated: 20 Dicembre 2024By Tags: , ,

Musica

Il prossimo anno il mito di Goldrake, robot da combattimento pilotato dal principe del pianeta Fleed, rivive a 50 anni dal primo anime trasmesso in Giappone nel 1975 sulla rete Fuji TV. Mentre la Rai trasmette ‘Goldrake U’, la riedizione della serie animata degli anni ‘70, il collettivo musicale internazionale E-Wired Emphaty omaggia il tema originale giapponese di ‘UFO Robot Goldrake’ con il riarrangiamento ‘Tobe! Grendizer’, in uscita in digitale il 6 gennaio (Arvmusic/Fujipacific Music inc).

‘TOBE! GRENDIZER’

Prodotto da Alessandro Marcantoni & E-Wired Empathy, ‘Tobe! Grendizer’ si distingue per uno stile che evidenzia una profonda sensibilità musicale e un’affiatata interazione che da sempre caratterizza i progetti del collettivo. Il titolo del brano deriva dalla frase iniziale della sigla giapponese originale della serie che in italiano significa ‘Vola! Goldrake!’. Il tema dell’anime è stato rielaborato e integrato con una breve suite acustica, arricchita da elementi elettronici vintage provenienti da due synth analogici. A impreziosire ulteriormente ‘Tobe! Grendizer’ c’è il sax di Fabio Barbero.

GIOVANNI AMIGHETTI

“Siamo entusiasti di presentare la nostra reinterpretazione di ‘Tobe! Grendizer’, un brano iconico che ha segnato l’immaginario della seconda metà degli anni ‘70!”, dichiara Giovanni Amighetti frontman del gruppo. “Con E-Wired Empathy abbiamo voluto rispettare l’essenza melodica dell’originale, portandola in una dimensione sonora contemporanea, intrecciando strumenti acustici e sintetizzatori”.

E-WIRED EMPATHY

E-Wired Emphaty è un progetto musicale sperimentale che fonde elementi elettronici analogici con sonorità acustiche, creando un ponte tra tradizioni musicali asiatiche, africane, scandinave, mediterranee. Il collettivo è guidato da Giovanni Amighetti (tastierista e produttore). Con lui Luca Nobis (chitarrista e direttore didattico del CPM Music Institute di Milano), Valerio Combass (bassista) e Roberto Gualdi (batterista). L’idea centrale del collettivo è creare musica spontaneamente, guidati dall’empatia che si forma tra i musicisti.

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