Marcello Maloberti, al Pac di Milano la più grande mostra

Last Updated: 26 Novembre 2024By Tags: ,

ArteMilano

La più completa esposizione mai dedicata a Marcello Maloberti, uno degli artisti più significativi della scena contemporanea italiana va in scena al Pac – Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano. ‘Metal Panic’ il titolo della mostra, un omaggio a Milano, città che ha accompagnato l’artista nella costruzione del suo linguaggio creativo. Promossa dal Comune e prodotta dal PAC in collaborazione con Silvana Editoriale, l’esposizione sarà aperta al pubblico dal 27 novembre 2024 al 9 febbraio 2025.

COME UN LIBRO D’ARTISTA

La mostra si sviluppa come un libro d’artista, intrecciando temi centrali nella ricerca di Maloberti: la sacralità del quotidiano, il potere della parola scritta e la continua evoluzione del paesaggio urbano. Le opere esposte spaziano dagli anni Novanta fino a produzioni inedite, molte delle quali pensate appositamente per gli spazi del Pac. L’idea del “cantiere” domina l’allestimento, con attrezzature e materiali da lavoro che diventano parte integrante delle installazioni. Lo spettatore si trova immerso in un percorso in continua trasformazione, evocando un senso di sospensione e potenzialità. All’esterno del PAC, l’opera ‘Cielo’ (2024), una scritta al neon ribaltata e sollevata da un braccio meccanico, invita a riconsiderare i preconcetti visivi. La scelta, ispirata a Piero Manzoni, si traduce in un monumento/anti-monumento che sfida il tradizionale punto di vista.

L’ASPETTO POLITICO DELLA POETICA

Tra le opere più emblematiche, ‘M’ (2024) rovescia simbolicamente la celebre iniziale di Mussolini, richiamando il corpo del dittatore esposto a piazzale Loreto nel 1945. Il segnale stradale che delimita Milano diventa una soglia capovolta, inaccessibile, sottolineando l’aspetto politico della poetica di Maloberti. L’artista interviene anche sull’architettura del PAC con ‘Ultimatum’ (2024), una copertura in acciaio zincato che altera l’estetica della facciata, e con ‘Tilt’ (2024), un guardrail incastonato su basamenti in marmo, che obbliga il pubblico a seguire un percorso definito. Spaventi sonori e musiche inedite, generate da flauti ricavati da canne di fucile, si diffondono negli spazi della mostra, trasformando strumenti di violenza in poesia sonora. L’opera video ‘Metal Panic’ documenta il processo di trasformazione di questi oggetti.

LE PAROLE CENTRALI

Le parole sono centrali nell’opera di Maloberti: otto neon di diverse dimensioni, raccolti in ‘Martellate’ (2024), esprimono slogan, aforismi e poesie scritti dall’artista in oltre trent’anni di carriera. Nella Project Room del PAC, Maloberti torna alle sue origini, presentando opere come ‘Famiglia Metafisica’ (1990), una fotografia che ritrae l’artista con madre e nonna nella casa di Casalpusterlengo. L’immagine racchiude un’intimità domestica che richiama il Neorealismo. Durante i weekend di apertura, la performance ‘La Suggeritrice’ coinvolgerà il pubblico, mentre l’attore Ninetto Davoli sarà protagonista di ‘Baciamano’ nell’ultimo weekend della mostra. Il catalogo dell’esposizione, pubblicato da Silvana Editoriale, include testi di Diego Sileo, Giulio Dalvit, Luca Cerizza e un’intervista inedita all’artista realizzata da Vittoria Matarrese.

FINO A 9 FEBBRAIO 2025

La mostra è aperta dal 27 novembre 2024 al 9 febbraio 2025 al Pac, Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano. La programmazione annuale del PAC è realizzata con il supporto di Tod’s, LCA Studio Legale e Vulcano.

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