‘L’arte di viaggiare’, prorogata fino al 12 gennaio la mostra a La Spezia
La Spezia, candidata a Capitale Italiana della Cultura 2027, ospita la mostra ‘L’arte di viaggiare. L’Italia e il grand tour’. La mostra trova spazio nel complesso conventuale seicentesco dei Frati di San Francesco da Paola, dal 1995 sede del Museo Civico ‘Amedeo Lia’. Inaugurata a giugno scorso, è stata prorogata fino al 12 gennaio 2025.
‘L’ARTE DI VIAGGIARE. L’ITALIA E IL GRAND TOUR’
‘L’Arte di viaggiare. L’Italia e il Grand Tour’, sottolinea il sindaco di La Spezia Pierluigi Peracchini “è una mostra di grande pregio. Conferma il nostro Museo ‘Amedeo Lia’ tra le strutture italiane capaci di ospitare mostre di livello internazionale. L’esposizione vanta capolavori eccezionali e prestigiosi prestiti, che in questi mesi hanno affascinato un vasto pubblico. Conduce sulle orme dei viaggiatori tra Settecento e Ottocento, alla scoperta dell’Italia attraverso città come Venezia, Firenze, Roma, Napoli e il nostro Golfo dei Poeti. Una splendida occasione per ammirare dal vivo opere uniche, per approfondire la conoscenza delle nostre collezioni e percorrere le orme dei giovani rampolli dell’aristocrazia europea. Conquistati dalla bellezza di luoghi unici al mondo”.
ANDREA MARMORI
Secondo il direttore del Museo Civico ‘Amedeo Lia’, Andrea Marmori, la mostra “nasce dal desiderio di valorizzare la sezione della Collezione permanente dei paesaggisti settecenteschi”. Il Grand Tour, è un “gran viaggio di istruzione la cui durata poteva essere anche annosa. Dall’Europa centrale e settentrionale conduceva giovani laici pellegrini alle abbaglianti rive del Mediterraneo. Dove poter toccare con mano quanto sospirato solo nel mondo delle idee e presagito tra le pagine dei libri. L’Italia era il gran serraglio dell’antichità, classica e rinascimentale. Il Paese gravido di memoria e dove fiorivano i limoni, dove struggenti quanto infaticabili modelle si offrivano prodighe e magnifiche”.
LA MOSTRA
Grazie a un allestimento completamente inedito e immersivo la mostra permette ai visitatori di immedesimarsi nei giovani membri della società aristocratica europea dell’epoca. Giovani che nel corso del lungo viaggio venivano colpiti dall’immensa meraviglia e dalla perfetta sintesi tra l’eleganza della tradizione classica e la perfezione dell’arte. Attratto dalla storia, dalla cultura, dall’arte e dalla letteratura, il grandtourist talvolta si spingeva fino a Ercolano e Pompei. Mete anche di architetti e artisti in formazione nonché di numerosi pittori di vedut. Tra questi Vincenzo Loria (1849 – 1939), che realizzò il cospicuo nucleo di acquerelli a tema pompeiano, di proprietà del Museo Civico de La Spezia.