Abusi su minori, l’esperienza METI alla Libreria Antigone il 23 ottobre
Prosegue il viaggio di METI in giro per l’Italia a presentare l’esperienza dell’associazione che da oltre dieci anni tutela chi ha subito abusi durante l’infanzia. Mercoledì 23 ottobre, alle 18,30, appuntamento alla Libreria Antigone di via Kramer a Milano dove Valeria Persico dialogherà con Laura Monticelli Conetta, presidente dell’associazione. Con loro anche Mariapaola Parma arteterapeuta che ha pubblicato ‘Camminare sulle uova: arteterapia e abuso nell’infanzia, un incontro possibile’. Laura Monticelli Conetta è l’autrice del libro ‘La bambina che beveva cioccolata’. METI si racconterà attraverso questi due libri L’associazione, nata nel 2013 per volontà della presidente e survivor Laura Monticelli, si occupa, prima in Italia, di adulti vittime di abusi in età infantile. Al centro di entrambe le opere l’annoso tema della violenza sui minori e il pesante fardello traumatico che ne consegue.
‘LA BAMBINA CHE BEVEVA CIOCCOLATA’
‘La bambina che beveva cioccolata’ è la dolorosa testimonianza autobiografica degli abusi subiti per anni nell’indifferenza totale. Al contempo è anche la storia di una rinascita fatta di speranza e amore. Rinascita che ha portato l’autrice Laura Monticelli a creare l’associazione METI. Con questo libro, Monticelli ha vinto il Premio letterario ‘Donna semplicemente Donna’ nel 2011 ed il Premio Letterario Internazionale ‘Europa’ nel 2012.
‘CAMMINARE SULLE UOVA’
‘Camminare sulle uova’ svela l’importante ruolo terapeutico dell’arte e di come possa aiutare concretamente chi nasconde il trauma dell’abuso dentro di sé. Il libro, pubblicato in occasione del decimo anniversario di METI, affronta l’abuso, il trauma, la trattabilità terapeutica, l’arteterapia durante la pandemia. ‘Camminare sulle uova’ è un contenitore di interrogativi, ipotesi, incontri, sinergie e avvenimenti legati ad una trasformazione possibile che oggi si può raccontare.
L’ASSOCIAZIONE METI
L’Associazione METI nasce nel 2013 per occuparsi e tutelare persone che hanno subito forme di abuso e maltrattamento nella loro infanzia. Fondata e guidata dalla scrittrice e survivor Laura Monticelli. L’associazione si fa carico di persone adulte che, a distanza di molti anni, sentono il bisogno di prendersi cura di sé e gestire quell’antico trauma. Come? Attraverso gruppi di auto-mutuo-aiuto, incontri di arteterapia, consulenza legale ma anche organizzando incontri pubblici ed eventi. Unica in Italia, METI ha creato negli anni una rete di professionisti in ambiti diversi.
Nel 2020 45 minori su 1000 erano seguiti dai nuclei di tutela dei servizi sociali. Durante la pandemia, nel 2020, i maltrattamenti contro familiari e conviventi minori di 18 anni sono aumentati del 13% (+137% nel decennio 2010–2020). L’associazione METI, dal canto suo, in dieci anni, ha seguito oltre 250 persone che hanno sentito il bisogno di prendersi cura di sé, dell’abuso subito nell’infanzia e di chiedere aiuto, dando voce al proprio trauma.