Ugo Mazzei e Carlo Faiello cantano la rabbia e l’amore per le loro terre

Last Updated: 2 Luglio 2024By Tags: ,

Musica

‘Per rabbia e per amore’, il nuovo singolo di Carlo Faiello e Ugo Mazzei, per raccontare, senza retorica, il dolore delle loro terre. Terre violate e abbandonate nella speranza di un futuro migliore.

‘PER RABBIA E PER AMORE’

‘Per rabbia e per amore’ è un viaggio emotivo che attraversa l’omertà e l’amore, la paura e la libertà. Un omaggio a coloro che hanno sacrificato la loro vita per un senso di giustizia. La canzone, metà in lingua napoletana e metà in siciliana, rappresenta una forte presa di posizione contro un sistema ambiguo che produce morti e distruzioni.

La musica del brano è profondamente radicata nelle sonorità del Mediterraneo, adottando la forma della canzone d’autore. Basso e batteria sostengono un tappeto di archi e chitarre acustiche. Le voci di Ugo Mazzei e Carlo Faiello si alternano e si sovrappongono, inseguendo il filo rosso di una comune passione: l’amore per la musica e per la propria terra.

CARLO FAIELLO

“L’idea di questo brano nasce da una mia visita in Sicilia e dall’incontro con Ugo Mazzei”, racconta Carlo Faiello. ‘Per rabbia e per amore’ “rispecchia fedelmente quello che noi vogliamo esprimere. Rabbia per la violenza, per l’ingiustizia, l’intolleranza, la sopraffazione, le morti bianche e quelle sul posto di lavoro. E poi per cantare l’amore, per la vita e per le nostre terre, per l’ambiente e per l’umanità. L’atmosfera è mediterranea con un linguaggio a metà strada tra il ritmico e il melodico. Abbiamo scelto di cantarlo nelle nostre lingue antichissime, diffuse e riconosciute in tutto il mondo. Lingue che hanno dato tanto alla letteratura, al teatro, alla poesia e alla musica italiana”.

UGO MAZZEI

Un progetto, spiega Ugo Mazzei “che unisce la lingua siciliana con quella napoletana, una ritmica costante, forte nelle sue sequenze, con un messaggio molto diretto. Quando Carlo Faiello mi ha proposto questa canzone mi è piaciuta subito. Ho colto il messaggio che non è solamente una canzone contro le mafie, ma qualcosa di più, perché è scritto in uno stile poetico. Uno stile tipico di una certa poesia mista alla rabbia del popolo del sud. Una cosa molto bella. Ho trovato immediatamente l’incastro con la lingua siciliana e così è nato questo connubio tra il siciliano ed il napoletano. È un messaggio diretto in una lingua poetica”.

 

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