L’Ariston si ribella al verdetto della quarta serata. Pur apprezzatissima, l’esibizione di Geolier, Guè, Luché e Gigi D’Alessio non poteva superare una intensissima Angelina Mango. Il suo non è stato solamente un tributo al padre, Pino Mango e alla sua meravigliosa La Rondine. E’ stata un’esibizione intensa, con un arrangiamento al quale lei stessa e il fratello Filippo hanno lavorato. Una interpretazione elegante, delicata. Come aveva promesso. Anche per noi, senza dubbio, da podio. Ma al primo posto. Anche altri duetti avrebbero potuto contendere le prime tre posizioni almeno.
Geolier
Innanzitutto Ghali, che si è comunque piazzato quarto, con una canzone a tutti gli effetti politica. Elegante, in ogni esibizione, ha proposto un medley ‘Italiano vero’, omaggio sì a Toto Cutugno, ma soprattutto un pezzo sociale, politico, appunto. Di riflessione sul tema dell’immigrazione. All’interno, Banya. Prodotto da Ratchopper, in arabo “vederci chiaro”, è il brano d’apertura dell’album Sensazione Ultra (2022) e ha ispirato il nome della rescue boat donata dall’artista a Mediterranea Saving Humans. Operativa dallo scorso marzo, l’imbarcazione a novembre 2023 ha contribuito a mettere in salvo 227 vite umane nel Mediterraneo, tra cui un bimbo di due mesi, il più piccolo mai salvato.
“La tristezza potrebbe aver preso il sopravvento su di me, il tempo è passato. Pensavi che la tua freddezza sarebbe stata eterna. Hai iniziato a incolparmi – Con l’anima della mia ombra ho volato alto. Anche se le nuvole erano cupe. Anche se sono stato sfortunato. Guardando negli occhi le persone che hanno tradito, non lo dimenticherò. Ma le mie intenzioni erano sempre buone. Dimmi solo che non lo sapevo. i miei occhi non vedevano un percorso chiaro. Ma è chiaro ed evidente. Niente è impossibile. Ma è chiaro ed evidente. Questo non durerà per sempre”. E poi: Mediterraneo. Tra me e te il Mediterraneo. Il volto familiare di un estraneo. Orfano come un nuovo ateo. Immagina il Corano nella radio. Non parlan bene di noi al notiziario. Maledetto quel giorno allo stadio. Ora, a testa in giù, tutto è più chiaro. Seconda mamma. Sei la mia seconda mamma. Non c’è figlio che non sbaglia, no. Tu sogni l’America io l’Italia. La nuova Italia”.
Ghali
Ma anche Roberto Vecchioni, che regala al giovane Alfa la chiosa di quel pezzo per tanti anni rimasto in sospeso. la bellissima ‘Sogna ragazzo sogna’, che scrisse dedicandola ai suoi studenti, come lascito quando smise di insegnare, conteneva quel verso da chiudere e l’invito… “puoi finirlo tu”. E lì che si inserisce Alfa che con il suo rap si integra perfettamente nella melodia. Anche questa esibizione da 10.
Roberto Vecchioni e Alfa
Al posto di Annalisa e La Rappresentante di Lista, pur bravissime vocalmente nella loro interpretazione di ‘Sweet Dreams (Are made of this)’ degli Eurythmics, avremmo preferito i Santi Francesi con Skin, nell’interpretazione di Halleluiah. Lei superlativa, ma l’attacco di Alessandro De Santis è davvero da brivido. Che dire poi di Irama che insieme a Riccardo Cocciante ricevono una meritatissima standing ovation. Hanno cantato ‘Quando finisce un amore’ e se Cocciante non si discute, il giovane Irama ha meritato un 10. Cocciante ha voluto anche lasciare un messaggio dal palco dell’Ariston, “In questo momento difficile che sta vivendo il mondo volevo lasciarvi con questo”, ha detto intonando ‘Vivere per amare’, tratto da Notre Dame de Paris.
Santi Francesi e Skin
Irama e Riccardo Cocciante
Ma bravi veramente tutti. Il primo duetto a esibirsi è composto da Sangiovanni e Aitana, che mixano ‘Farfalle’ – ‘Mariposas’. Forse sangio avrebbe potuto osare un po’ di più e non limitarsi a interpretare se stesso. Ma i numeri lì ha. Lo aspettiamo al prossimo giro.
Sangiovanni e Aitana
Quindi il rock di Gianna Nannini insieme a Rose Villain. Che non si mescolano perfettamente però.
Rose Villan e Gianna Nannini
Gazzelle canta ‘Notte prima degli esami’ con Fulminacci. Bravi. Ma del resto, ce l’hanno nel sangue
Fulminacci e Gazzelle
Il medley tra Umberto Tozzi e i The Kolors non convince del tutto. Bravo Stash che tiene il ritmo dei pezzi, mentre Tozzi è più incerto.
Umberto Tozzi e i The Kolors
Una ‘bellissima idea’ mettere insieme il rap punk dei BNKR44 e Pino D’Angiò. Il risultato di ‘Ma quale idea’. Il risultato dell’incontro tra la boy band un po’ punk, un po’ rap e il cantante che torna sul palco dopo la malattia, convince.
Pino D’Angiò e BNKR44
Una garanzia Francesco Gabbani e Fiorella Mannoia. Che condividono i successi che li ha fatti incrociare sul medesimo palco nel 2017. Vinse Gabbani, nel suo stesso stupore, battendo la Mannoia, Occidentalis Karma è poi diventato più che un tormentone passeggero. Non stanca mai. E’ la qualità del testo e della musica. E il pubblico è tutto in piedi a ballare. Alla fine dell’esibizione, Gabbani ripete il gesto della serata della vittoria: un inchino mentre regala un mazzo di fiori. Allora quasi a dire ‘scusami’. Oggi il gesto di un sempre galantuomo.
Fiorella Mannoia e Francesco Gabbani
Fanno ballare tutti, ma proprio tutti i Ricchi e Poveri che con Paola e Chiara ripercorrono ‘Sarà perché ti amo’ e ‘Mamma Maria’. Poi Clara, che canta con Ivana Spagna ‘Il cerchio della vita’ insieme al Coro di voci bianche del Teatro Regio di Torino: in una serata dal buon ritmo, la scelta della canzone è forse un po’ troppo epica.
Convince anche qui una Loredana Bertè in gran forma con nella rivisitazione di ‘Ragazzo mio’ cdi Luigi Tenco, insieme a Venerus, mentre Alessandra Amoroso canta un po’ troppo se stessa, va troppo sul sicuro.
Loredana Bertè e Venerus
Dargen D’amico opta per Ennio Morricone nel duetto con la multietnica Babelnova Orchestra. Meglio il messaggio a fine esibizione: “In questo momento, dall’altra parte del mare ci sono dei bambini buttati sui pavimento degli ospedali, senza medicinali, che vengono operati con la luce del cellulare. Senza anestesia, bambini mutilati. Dobbiamo avere avere il coraggio di imporre il cessate il fuoco”.
Arriva poi Mr.Rain con i Gemelli Diversi. Cantano Mary. Una scelta in fondo facile. la canzone ha ritmo. Piace. Indipendentemente. Raffinato l’incontro di voci tra Negramaro e Malika Ayane che intonano ‘La canzone del Sole’ di Lucio Battisti. Decisamente una parte alta del podio.
Malika Ayane e Negramaro
Emma e Bresh scelgono Tiziano Ferro, Il Volo con Stef Burns canta ‘Who wants to live forever’ e che dire… Ci sta tutto. Elegante come sempre Diodato che con Jack Savoretti opta per il grande Fabrizio De Andrè e la sua ‘Amore che vieni, amore che vai’, introdotta da una citazione con la quale Filippo Timi omaggia lo stesso De Andrè: “Pensavo che è bello che dove finisco le mie dita, debba in qualche modo incominciare una chitarra”.
Trascurabile il duetto La Sad e Donatella rettore con Lamette con Donatella Rettore. Divertente e divertita l’esibizione di BigMama sulle note di Lady Marmalade con Gaia, La Niña e Sissi. Più deboli Il Tre e Fabrizio Moro, Fred De palma con Eiffel 65, e Renga e Nek. Sempre di grandissimo effetto la bellissima ‘Non mi avete fatto niente0, che Maninni canta con il suo autore, Ermanl Meta.
Filippo Timi