Bandi per Palazzo Portici meridionali e negozio in Galleria
Bandi per Palazzo Portici meridionali e negozio in Galleria. Li ha pubblicati il Comune di Milano. Si tratta di aste all’incanto. “Apriamo all’inizio del nuovo anno due procedure pubbliche – afferma l’assessore al Bilancio e Patrimonio, Emmanuel Conte – in continuità con il percorso di valorizzazione dei beni del Comune. Un circolo virtuoso che stimola gli investitori, consente di valorizzare ulteriormente il nostro patrimonio e, soprattutto, di utilizzare i maggiori introiti per finanziare i servizi della città. Molte di queste risorse, nel bilancio approvato lo scorso dicembre, sono andate ad irrobustire i bilanci di Welfare, Educazione e Sicurezza. Nell’incontro fra l’attrattività di Milano e l’attenzione alle fasce più deboli della città continuiamo a individuare uno degli strumenti per liberare risorse destinate a nuovi servizi e per prenderci cura di un patrimonio storico e artistico unico”.
PERIODO OFFERTE
Le due procedure pubbliche si aprono per il periodo di presentazione delle offerte: per il palazzo storico di piazza Duomo si concluderà il 27 febbraio, per la boutique in Galleria il 14 marzo. In entrambi i casi, all’apertura delle buste seguirà una prima fase di valutazione delle proposte tecniche presentate per l’utilizzo degli spazi, al termine della quale gli ammessi alla fase finale potranno partecipare all’asta all’incanto con rilanci minimi di 50.000 euro.
GLI SPAZI
Il Palazzo dei Portici meridionali è un complesso monumentale compreso fra via Dogana, via Marconi e via Mazzini. Realizzato nel 1875, fa parte con la Galleria Vittorio Emanuele II del progetto firmato da Giuseppe Mengoni per l’area del Duomo. Di proprietà del Comune di Milano, sarà dato in concessione per 36 anni per diventare una struttura alberghiera: per 8.000 metri quadri il canone annuo a base d’asta è di 4 milioni di euro. La boutique in Galleria, attualmente a insegna Swarovski, in scadenza di contratto, è disposta su tre livelli con due vetrine affacciate sull’Ottagono. Il canone annuo a base d’asta è fissato in 506.000 euro, pari a 2.900 euro al metro quadro.