Pamela Guglielmetti, ‘La quarta casa’ (testo e video)
Ho lottato disperatamente contro quel dolore antico
ho creduto di essere cresciuta, non aver bisogno di nessuno
Ho sperato che quel vuoto non esistesse più
soffocando lacrime mai piante di una bimba non riconosciuta
Padre ascoltami, guardami accettami, anche se non sono chi volevi
Anche se spesso non mi capisci, ho bisogno di seguire
Quello che ho dentro nel cuore, posso solo essere me stessa
Non una tua ombra, grigia e stanca
Ho aspettato tanto quell’abbraccio, che in realtà non è mai arrivato
ho sperato di essere abbastanza, dando il massimo in ogni cosa
Il giudizio è stato il mio compagno, il carnefice della mia vita
la rincorsa ad essere degna dell’amore che ho mendicato
Madre ascoltami, guardami, accettami, voglio solo essere una figlia
con tutte le sue imperfezioni e i suoi doni non legittimati
Vorrei solo essere guardata, con la pace del cuore
quella pace che spazza via ogni rancore
Padre ascoltami, ti sono accanto
Madre stringimi la mano adesso
vi ringrazio per avermi dato quello che avete potuto
ma adesso ho la mia vita da costruire.