Alla Mole Vanvitelliana di Ancona debutta a settembre il GODAI Fest, festival multidisciplinare che unisce musica e arti visive
Milano, 1 agosto 2022 (IL MOHICANO-MM) – Da un’idea dell’artista Rodrigo D’Erasmo e del produttore Daniele ‘ilmafio’ Tortora, sbarca ad Ancona un nuovo festival multidisciplinare, che unisce la musica alle arti visive e performative: GODAI Fest debutterà in città il 7 settembre alla Mole Vanvitelliana dove saranno individuati i 5 ambienti a cui corrisponderà ogni singolo elemento della natura (Terra, Acqua, Fuoco, Aria, Vuoto) e il rispettivo curatore, cui spetterà il compito di sviluppare il tema attraverso una propria performance e di altri artisti da lui scelti.
Ciascun elemento rappresenterà una chiave espressiva e interpretativa differente. Cinque elementi, cinque proposte di declinazione artistica e performativa, cinque curatori per un’unica intensa giornata che anticipa il format completo e articolato su 5 giornate che sarà presentato nel 2023.
I curatori individuati e coinvolti nel progetto sono: Valerio Lundini (Terra), Diodato (Acqua), Meg (Fuoco), Gemitaiz (Aria), Vasco Brondi + Silvia Calderoni (Vuoto). Ognuno di loro interpreterà a suo modo lo sviluppo del tema partendo dal proprio elemento d’origine per avvicinarlo agli altri. Un’esperienza che si completa grazie ad un ulteriore percorso sensoriale, quello attraverso le arti visive a cura di Cristiano Carotti e White Noise. Saranno realizzate 6 installazioni d’arte contemporanea: una per ogni elemento d’origine e una che li contenga tutti e cinque.
Gli artisti che svilupperanno ciascun tema sono: Loredana Longo (Fuoco), Lulù Nuti (Acqua), Jonathan Vivacqua (Vuoto), Luca Grimaldi (Aria), Christopher Domiziani (Terra) e Cristiano Carotti.
“L’idea di questo Festival – racconta Rodrigo D’Erasmo – nasce dal desiderio e dall’esigenza di creare un qualcosa che abbatta definitivamente qualsiasi recinto di genere e che permetta a tutti, organizzatori, artisti, spettatori, curiosi, di assistere a performance non convenzionali mettendole in dialogo e relazione tra loro per indagare gli elementi e la loro forza comunicativa ed espressiva, cercando di tracciare un filo comune tra di essi”.
“Con Rodrigo D’Erasmo abbiamo parlato molto di Godai e della Mole negli ultimi mesi, e ora ci siamo – afferma l’assessore alla cultura Paolo Marasca -. Un solo giorno per 5 elementi, con grandi artisti che sono in grado di concepire una cultura senza generi. E dal 2023 5 giorni per 5 elementi, certo: ma questa prima grande esperienza promette di essere qualcosa di assolutamente straordinario per il panorama artistico italiano. La nostra soddisfazione? Che La Mole svolga ormai in maniera definitiva il ruolo di calamita per le proposte migliori e più innovative, e che funzioni come certi palazzi del Rinascimento capaci di generare continuamente arte perché abitati e incontrati dalle più accese sensibilità della loro epoca”. (IL MOHICANO-MM)
Credit Photo: Magliocchetti