MMW/ Mussida (Cpm), cerchiamo una direzione per le nostre passioni
“Abbiamo una passione straordinaria per quello che facciamo, la sentiamo parte della nostra vita. Tante volte sei così preso che non sai bene dove finisci tu e dove comincia la musica”. Franco Mussida, direttore del Cpm Music Institute, inaugura con queste parole la Open Week, nell’Auditorium di via Reguzzoni a Milano. “Provare a misurarsi, provare a capire: questo lavoro sta alla base delle nostre Open Week. Questa volta ho voluto dare questo tema: ‘La musica oltre la musica’” spiega ai ragazzi in sala. Cosa vuole dire? “cercare – chiarisce- quella direzione che va oltre le nostre passioni. Dobbiamo cercare cosa va oltre questo piacere”. Questo, dunque, programmaticamente, il tema della settimana.
Ma intanto Mussida ha voluto ringraziare il Comune di Milano, perché “siamo all’interno di una rassegna, la Milano Music Week, un panorama di iniziative che il Comune di Milano promuove per portare a conoscenza di tutti il ruolo della città nella musica. Conclamatamente, Milano è una città che lavora in maniera straordinaria e innovativa nel mondo del suono e non solo del flusso musicale organizzato”.
“Va cercato innanzitutto il rapporto con la creatività, cosa occorre per provare a cambiare le tendenze commerciali”. Del resto, “il mercato ci condiziona così tanto che abbiamo paura di rompere l’incantesimo”. Ma proprio questo – avverte Mussida – è il ruolo dei giovani “rompere gli schemi”. E ancora “cosa occorre portare al pubblico? Come si fa oggi a trovare il proprio spazio in questo difficile mondo del dover campare? Cosa offre la creatività dei giovani oltre le consuetudini offerte dal mercato?”. Insomma, tante le domande sul tavolo che verranno offerte al dialogo nella Open Week.
Infine Mussida ha voluto rivendicare “con orgoglio, di avere permesso a tanti giovani dal 1984 ad oggi di frequentare questo istituto e trovarsi un posto nel mondo della musica che non deve essere per forza quello sul palcoscenico con 1 mln di di artisti. C’è una valanga di gente che oggi incontro che fa il tecnico del suono, lo scrittore, che si è inventato un lavoro. Non c’è solo il personaggio emblematico”. Per esempio “non siamo noi che abbiamo costruito il mondo artistico di Mahmoud. Noi diamo sponde, barriere, struttura, motivazione ed elementi tecnici”.