Francesco Curci, ‘Come Frank’ (testo)
Che strano tipo quello là
Che cammina sopra ai tetti delle case
In cerca di risposte
Per orientarsi nel casino di una vita spenta
Senza più stimoli
Che strano tipo quello là
Che rientra sempre molto tardi alla sera
Che si veste in mondo strambo per farsi notare
Dai passanti che gli negano anche un saluto
Ed un sorriso
Che cammina sopra ai tetti delle case
In cerca di risposte
Per orientarsi nel casino di una vita spenta
Senza più stimoli
Che strano tipo quello là
Che rientra sempre molto tardi alla sera
Che si veste in mondo strambo per farsi notare
Dai passanti che gli negano anche un saluto
Ed un sorriso
Ma un po’ come Frank
Se ne frega di trovare un senso vero ai pregiudizi della gente
Un po’ come Frank
Sfida la sorte senza preoccuparsi di capire sempre cos’è giusto
Di cercare a tutti i costi di piacere al mondo
E diventare poi la brutta copia di sé stesso
Se ne frega di trovare un senso vero ai pregiudizi della gente
Un po’ come Frank
Sfida la sorte senza preoccuparsi di capire sempre cos’è giusto
Di cercare a tutti i costi di piacere al mondo
E diventare poi la brutta copia di sé stesso
Che strano tipo quello là
Con lo sguardo pazzo di un alligatore
In cerca di una nuova preda pronta da colpire
E tutti con il dito già puntato a condannare un innocente
Che strano tipo quello là
Sempre in cerca di qualcuno con cui conversare
Per consolare la sua grande solitudine
Ma poi finisce che rimane solo anche stavolta
E torna a ridere di questo mondo infame
Con lo sguardo pazzo di un alligatore
In cerca di una nuova preda pronta da colpire
E tutti con il dito già puntato a condannare un innocente
Che strano tipo quello là
Sempre in cerca di qualcuno con cui conversare
Per consolare la sua grande solitudine
Ma poi finisce che rimane solo anche stavolta
E torna a ridere di questo mondo infame
Un po’ come Frank
Se ne frega di trovare un senso vero ai pregiudizi della gente
Un po’ come Frank
Sfida la sorte senza preoccuparsi di capire sempre cos’è giusto
Di cercare a tutti i costi di piacere al mondo
E diventare poi la brutta copia di sé stesso
Se ne frega di trovare un senso vero ai pregiudizi della gente
Un po’ come Frank
Sfida la sorte senza preoccuparsi di capire sempre cos’è giusto
Di cercare a tutti i costi di piacere al mondo
E diventare poi la brutta copia di sé stesso
Che strano tipo quello là
Che non si ferma mica alla tua ostinazione
Perché ha capito che di strano in fondo non esiste niente
Che sei tu incapace di comprendere
La bellezza del diverso
Che non si ferma mica alla tua ostinazione
Perché ha capito che di strano in fondo non esiste niente
Che sei tu incapace di comprendere
La bellezza del diverso
Un po’ come Frank
Se ne frega di trovare un senso vero ai pregiudizi della gente
Di cercare a tutti i costi di piacere al mondo
E diventare poi la brutta copia di sé stesso
Se ne frega di trovare un senso vero ai pregiudizi della gente
Di cercare a tutti i costi di piacere al mondo
E diventare poi la brutta copia di sé stesso
Un po’ come Frank
Resta a terra fermo e si distende inerme sulla rampa delle scale
Con la testa verso il cielo sogna il vero amore
Ed un sorriso in segno di consolazione
Per una vita che ha un colore un po’ diverso
Da come lui l’aveva sempre immaginato
Resta a terra fermo e si distende inerme sulla rampa delle scale
Con la testa verso il cielo sogna il vero amore
Ed un sorriso in segno di consolazione
Per una vita che ha un colore un po’ diverso
Da come lui l’aveva sempre immaginato
Che strano tipo quello là
Che ha scoperto cos’è la felicità
Che ha scoperto cos’è la felicità