Rivolta, ‘Sottovoce’ (testo)
Nato prematuro, maturato prima
Bella la foto, si però respira
Autocelebrarsi è come masturbarsi
Fai da te quel che non fanno gli altri
Mi hanno preso sempre troppo in giro
Anche la mia ex ne ha presi troppi in giro
Adesso i giorni sono più felici
Non la amo, non la odio ma non siamo amici.
Lo giuro ho un solo difetto
Cioè che non sono perfetto
Mi piace però che lo sembro
Quasi come te
Non so se davvero mi pensi o è quello che voglio sentire
Nessuno dei miei cinque sensi sembra poterti capire
Non è che ci voglia provare
In caso ti basta soltanto restare tranquilla e poi lasciarmi fare
Sottovoce, non voglio più parlare sottovoce
Voglio sentirmi sempre forte e chiaro
E tu mettiti al riparo, sì
Al riparo, qui
Sottovoce, non voglio più parlare sottovoce
Voglio gridarti in faccia che ci sono
Non mi vedi ma ci sono, sì
Io rimango qui
Togliti i vestiti mentre parli
Siamo più vicini lontani da altri sguardi
So che la notte non passerà
Se anche fosse l’ultima, resterei qua
Non ci serve un motivo, ad ogni respiro il mondo scompare
è tempo sprecato se dormo di lato ma senza il tuo corpo che possa toccare
E anche se poi non lo sembro
Ti giuro che sono contento
Di più se il profumo che sento
Mi ricorda te
Ehi, non andare via che non ti conviene
Insegnamelo tu cosa vuol dire insieme
Facciamo come le stelle, nelle notti più belle
Sembri una di quelle
So che sarebbe più bello
Stare in un angolo zitto
Mentre rimango a guardare
Quello che è già stato scritto
Voglio soltanto capire
Quando baciarti tra una parola scontata e quell’altra da dire
Forse la vita è come un tango
Ci muoviamo improvvisando
Lasciati andare che ti tengo su
Tanto sai che guidi tu
Forse la vita è come un tango
Tra un sorriso e un pianto
Lasciati andare che ti tengo su
Tanto sai che guidi tu.