J-Ax racconta in musica la sua dolorosa esperienza con il Covid-19 nel brano ‘Voglio la mamma’

Last Updated: 14 Maggio 2021By Tags: , , ,

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J-Ax  racconta in musica la sua dolorosa esperienza con il Covid-19  nel brano ‘Voglio la mamma’ con una cover disegnata da suo figlio Nickolas, disponibile su tutte le piattaforme dalla mezzanotte di oggi giovedì 13 maggio (https://SMI.lnk.to/vogliolamamma). “Questo brano nasce dall’esigenza di tirare fuori e lasciarmi alle spalle l’esperienza che ho passato”, spiega J-Ax. Non pubblico affinché diventi un successo, è un pezzo che ho deciso di non dare alle radio,  è una mia necessità, per andare avanti -spiega- devo esorcizzarlo attraverso la musica. E’ un regalo che mi sento di fare a tutti i miei fan e a chi, come me, si è trovato o si trova ancora ad affrontare il male. Voglio dirvi però che non sono diventato un tristone, non ho più paura, sono rimasto quello che ero e mi preparo a farvi una sorpresa la settimana prossima con il pezzo più zarro della mia storia musicale che, al confronto, ‘Ostia Lido’ sembra ‘La cura’ di Franco Battiato“.

Il cantautore attraverso ‘Voglio la mamma’ racconta una storia che lo ha colpito duramente, che ha fatto trepidare il suo cuore, che ha messo in pericolo se stesso e i suoi familiari e come loro tanta tanta gente che ha affrontato il demone più feroce: il Covid 19.  Prodotto da Roofio, ‘Voglio la mamma’ ripercorre il dolore e gli interrogativi di quei giorni, segnati dalla paura, dall’incertezza su quel che sarà il domani (“Musica spenta, suonano solo le ambulanze, poi per un mese ho visto il vero inferno, altro che Dante”) e dall’incapacità di dare risposte alle domande di suo figlio  (“Ma tu come rispondi, quando poi lui ti guarda con le lacrime agli occhi e dice voglio la mamma perché lei è chiusa in stanza”).

Di fronte a queste domande un papà può soltanto usare la fantasia per portare il suo bambino lontano dalla realtà come un eroe che deve difendere la sua metà: “È solo un gioco, questa è una fortezza, devi difendere la principessa. Tu pensa a questo che ai mostri fuori di qua ci pensa il tuo papà”.

 

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