Per i Panta ‘C’è ancora un brindisi da fare’ in un mondo governato da algoritmi e cifre

Last Updated: 3 Febbraio 2021By Tags: , , ,

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‘C’è ancora un brindisi da fare’ è il titolo del nuovo singolo dei Panta, una canzone dedicata al bisogno di andare oltre gli schermi, per ritrovare sguardi, cuori e anime. Frutto della loro attitudine rock e post-punk, il brano vuol essere uno stimolo per non farsi inghiottire da timori e abitudini, una parete alla quale appoggiarsi per andare oltre l’indifferenza e ritrovare la nostra parte più vitale, autentica. “Anche quando il mondo sembra sempre più governato da algoritmi, logaritmi e cifre -osservano i Panta- rimaniamo inguaribilmente umani: abbiamo bisogno di sapori e colori, abbiamo bisogno di anime a cui comunicare il nostro amore, cuori da ascoltare in silenzio”.

“‘C’è ancora un brindisi da fare’ -osservano-  è il brano con più ‘attitudine’ che abbiamo mai realizzato. Racconta una disposizione della mente, quella di tenere acceso il legame con le persone e con le cose in un momento in cui spesso non è possibile farlo, e un atteggiamento artistico, quello di rispondere a tempi così duri con un messaggio musicale estremamente diretto, che riporta alle venature più ‘urbane’ dell’Indie Rock e del Post-Punk”.
“Se lo scorrere del nostro tempo è scandito da numeri e dati, codici e algoritmi -sottolineano- dalla strada arriva un muro di suono che invita a ricordarsi quanto sia infinitamente più bello guardare all’anima delle persone e delle cose, resistendo a quel destino di reificazione e di riduzione a numeri verso cui il corso del mondo sembra irrefrenabilmente dirigersi”.
“Ogni strofa -sottolineano i Panta- è una condivisione con l’ascoltatore, un’esortazione a vedere nel presente tutti i motivi per cui, nonostante le difficoltà, varrebbe comunque la pena brindare e a immaginare nel futuro tutti i brindisi ancora da fare. Ogni minimo e tenace momento di felicità quotidiana, come lo spazio di un brindisi, diventerà allora un atto d’amore, ‘che muove il sole, ti entra dentro e si impossessa di te'”.
Photo credit: Daniele L. Bianchi

 

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