Il cantastorie siciliano Peppe Lana si chiede cosa sia la ‘Libertà’ nel singolo in radio e digitale dal 5 febbraio

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‘Libertà’ è il nuovo singolo di Peppe Lana, in uscita in digitale e in radio a partire dal 5 febbraio. Il brano, che sarà seguito dal videoclip, è il primo estratto dal nuovo lavoro discografico del cantautore siciliano, dal titolo ‘Presente’, un album in cui ogni canzone descrive un piccolo mondo fatto di incontri, sogni e suggestioni, dove si intrecciano storie, esperienze, rivelazioni e che vedrà la luce a fine 2021.

Peppe Lana è cantastorie, creatore di atmosfere, di silenzi, di spazi d’ascolto e queste sue peculiarità lo hanno spinto a fare, attraverso questo brano (registrato presso gli studi di Indigo con la produzione artistica di Fabio Rizzo), una profonda riflessione sulla Libertà: “Cos’è la libertà? -si chiede Peppe Lana- In questo particolare momento di sospensione, appesi al filo di un futuro incerto, capita di sentire con sempre maggiore frequenza che qualcuno o qualcosa limita o opprime la nostra libertà. Cosa ci impedisce di essere liberi? È una riflessione che da un po’ mi accompagna, e accompagna le mie letture, i miei ascolti”.

“Per quanto mi riguarda -prosegue l’artista siciliano- credo di aver capito che non mi sono sentito libero tutte le volte che mi sono lasciato sfuggire la consapevolezza di essere vivo, quando ho guardato solo ciò che c’era in superficie, non sono stato libero tutte le volte che ho vissuto di ansie e pensieri sul futuro e non mi sono abbandonato alla bellezza del presente, quando ho creduto di avere la verità in tasca, tutte le volte che sono stato preda dei condizionamenti, o quando ho mentito a me stesso; non sono libero se non sono in grado di agire, se non esercito la mia volontà, se non accolgo la responsabilità di affrontare le sfide del presente. Dalla necessità di fissare questi pochi e scomposti concetti nasce questo brano che vuole essere anche un piccolo invito a cercare dentro le soluzioni”.

Il videoclip, che uscirà a metà febbraio, racconta il brano attraverso un mondo di cartone in cui si muovono degli uomini-marionette ignari dei fili che determinano le loro azioni. Sono condannati ad una vita immersi nella routine, alienati. Un accidentale errore dei marionettisti fa scoprire alle povere marionette di essere schiave del meccanismo della finzione. Il videoclip è frutto della collaborazione con la Scuola di Cinema Piano Focale e l’Accademia delle belle arti di Palermo, la regia è di Gianni Cannizzo, direzione della fotografia a cura di Gabriele de Palo, scenografia di Fabrizio Lupo, la produzione è di Mirella Buono con Samvega.

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