INTERVISTA/Jacopo, vorrei che ‘Come il sole’ lasciasse il segno dell’estate in vista dell’inverno
(di Daniele Rossignoli) “Vorrei che ‘Come il sole’ potesse lasciare un segno in tutti noi, un segno indelebile dell’estate appena passata, in vista dell’inverno. Un’estate particolare, un’estate diversa ma pur sempre un’estate con il mare, gli amici, le feste di compleanno e gli aperitivi in spiaggia. Un’estate con la mascherina e le regole sul distanziamento, ma comunque vissuta abbastanza bene”. Il giovane artista savonese Jacopo Ottonello (semplicemente Jacopo) spiega a IlMohicano il senso del brano ‘Come il sole’, prodotto da Michele Canova Iorfida.
Reduce dall’ultima edizione di ‘Amici’ con la pubblicazione del suo EP di debutto ‘Colori’ e finalista del Festival di Castrocaro 2020, Jacopo ha ricevuto il brano “con una voce accompagnata solo dal pianoforte. Mi è subito piaciuto ed ero letteralmente al settimo cielo quando ho saputo che il mio pezzo sarebbe stato poi lavorato da un professionista come Canova. Quando poi ho sentito il brano nella versione finale con la mia voce mi sono venuti i brividi. Sfido chiunque a non emozionarsi nel momento in cui ti accorgi che il tuo più grande sogno, quello di far diventare la musica la tua professione, sta per diventare realtà”.
“‘Come il sole’ -sottolinea Jacopo- richiama molto il fatto di trovarsi con gli amici, ballare, ridere e scherzare. Volevo che questo brano lasciasse un po’ di sentore estivo per poi portarci verso l’autunno e l’inverno, che lasciasse quel buon odore dell’estate, con la sua spensieratezza. Il lokdown ha provocato tanta ansia in tutti noi -sottolinea- e con questa canzone vorrei ricordare i bei momenti passati durante l’estate”.
Ma come ha passato i lunghi giorni di quarantena il giovane Jacopo? “Per me pizza, divano e film, da gustare assieme alla mia ragazza, è l’apoteosi. Io vivo molto felicemente in casa. L’ho passata buttando giù tanti pensieri che spero possano presto tradursi in canzoni, ma senza fretta. Per me -sottolinea- è ancora troppo presto poter pensare di scrivere dei brani di mio pugno. Mi limito a mettere nero su bianco qualche idea. Voglio raggiungere una maturità tale prima di scrivere qualcosa di completamente mio. Tutti siamo capaci di buttare dei pensieri su un foglio ma una canzone non è solo questo, una canzone deve sempre poter dire qualcosa, non deve solo farti ballare ma anche farti pensare. Non essendo io ancora in grado di fare questo non oso scrivere delle canzoni tanto per scrivere: quando sarà in grado di farlo lo farò e allora -conclude- potrò anche pensare di realizzare un album che è il mio più grande sogno nel cassetto”.
Photo credit: Veronica Argentiero