Frankspara, ‘Amleto e Giulietta’ (testo)
Vorrei piovesse tutto agosto
Vorrei un anno peggiore di questo
Vorrei trovarmi con la faccia nel fango
Per sentirmi più fresco
Mi piacerebbe tornare a desiderare
Le gambe nude rivolte al sole
Ma preferisco che l’inverno non tardi
Ad adombrarmi le ore
Ma non sarebbe bello
Se ad un certo momento
Tutte le coppie del mondo
Si separassero?
Milioni di possibilità
Di ritrovarsi chissà
Di essere liberi come appena nati
E non rincorrersi da disperati
In questa grande città
Che non conosco più
Da quando mi hai guardato tu
Vorrei un’estate fredda e severa
Come la fine che hai saputo inventare
Vorrei finissero le stelle cadenti
E che la luna cominciasse a cadere
Il maledetto canto delle cicale
Insopportabile rumore
Che ogni anno irrimediabilmente
Mi sta graffiando l’umore
Ma non sarebbe bello
Se ad un certo momento
Tutte le coppie del mondo
Si separassero?
Milioni di possibilità
Di ritrovarsi chissà
Di essere liberi come appena nati
E non rincorrersi da disperati
In questa vecchia città
Che non conosco più
Da quando mi hai guardato tu
Questo sentimento
Se prima era un cerchio perfetto
Adesso è un pallone sgonfiato
Calciato col piede sbagliato
Ma non sarebbe bello
Se ad un certo momento
Tutte le persone nel mondo
Si abbracciassero?
Milioni di possibilità
Di dimostrare chissà
Che questa assurda esistenza
È tutto fuorché una minaccia
Come questo sentimento
Che tornerà al suo posto
Lo calceremo col piede giusto…