In radio e in digitale ‘Parabellum’ il nuovo singolo di Leyla
E’ in radio e in digitale ‘Parabellum’, il nuovo singolo di Leyla (all’anagrafe Eleonora La Monica) prodotto da Rambla per Honiro Rookies. La rapper romana classe ’99 fotografa la realtà circostante e riversa, ancora una volta, tutta se stessa nelle sue canzoni.
“Ho scritto Parabellum subito dopo aver firmato il mio primo contratto discografico con Honiro -racconta Leyla- volevo un testo che rispecchiasse a pieno la fatica e il sacrificio che dobbiamo essere pronti a fare quando decidiamo d’intraprendere la strada artistica. Non è mai facile come ce lo si aspetta e si deve essere pronti a soffrire, per questo il paragone con la guerra mi sembrava molto azzeccato ed ecco perché con Rambla, produttore del brano, mi sono voluta accertare che tutto questo uscisse fuori”.
Il ritornello, rispetto alle strofe è molto più aperto e concede un attimo di respiro, nonostante il testo sia comunque tagliente; rappresenta gli alti e i bassi della ‘vita d’artista’. E’ un brano duro, che però lascia spazio alla speranza di farcela, soprattutto se spinti dalla ‘fame’ che lo caratterizza e l’ultimo verso della seconda strofa racchiude proprio questo concetto: “Prendiamo a calci la porta fino a quando finalmente non saremo entrati”.
Il videoclip di ‘Parabellum’, diretto dal regista Tahir Hussain, è stato girato nel quartiere romano della Tiburtina. “Pochi giorni prima d’iniziare ad organizzare il video- racconta Leyla – una mia amica mi ha contattata parlandomi di Tania e Khimey (Le Khaleesi), due ragazze che nella vita si esibiscono come mangiafuoco. La cosa mi ha subito elettrizzata, le vedevo perfette per il video di ‘Parabellum'”.
“Il fatto che fossero due ragazze -sottolinea Leyla- mi ha convinta a voler portare sullo schermo solo donne, sono contenta quando ho la possibilità di ricreare una situazione al femminile, anche questa è una sorta di rivendicazione. Raramente troviamo video di ragazze armate, che giocano a poker, si rilassano bevendo birra e facendo un barbecue o giocano con il fuoco. Sono tutte immagini che spesso invece, vengono associate solo agli uomini”.