Salone del Mobile, boom di presenze dall’estero (68%)
Boom di affluenza estera al Salone del Mobile edizione 2025: su 302.548 presenze complessive (dato in linea con la Biennale Euroluce 2023), il 68% dei visitatori proviene – un record assoluto – da 151 Paesi esteri, con una classifica guidata dalla Cina, seppur in lieve calo rispetto al 2023. Subito dopo Germania, Spagna (5.423 operatori, +4,1% di export) e Polonia (5.325 operatori, +9,1%), due mercati in forte crescita per l’export italiano del settore arredo. Completano la Top 10: Brasile, Russia, Francia, Stati Uniti, India e Svizzera.
ASIA CENTRALE E PAESI DEL GOLFO NUOVE GEOGRAFIE IN ASCESA
In un momento di riorientamento del commercio globale, Asia Centrale e Paesi del Golfo si impongono come nuove frontiere per il design made in Italy. Grazie al supporto di ICE-Agenzia, sono arrivati in fiera 350 grandi investitori e buyer da 50 Paesi, suddivisi in 27 delegazioni. Brillano gli Emirati Arabi Uniti (1.801 operatori, presenze raddoppiate) e l’Arabia Saudita, con cui il Salone ha firmato a gennaio un Memorandum of Understanding per nuovi progetti di design. Salgono anche le presenze dal Giappone (2.712 operatori, +2,7%) e si conferma in classifica la Corea del Sud.
AL SATELLITE 15.060 STUDENTI
In forte crescita anche la partecipazione delle nuove generazioni: 15.060 studenti hanno visitato il Salone, +32% rispetto a Euroluce 2023. Tra questi, 8.517 italiani e 6.543 stranieri, segnale di un rinnovato interesse per il design tra i giovani. A questi si aggiungono le 39.000 presenze del SaloneSatellite, confermato come hub internazionale per la creatività emergente. L’edizione 2025 ha ospitato 700 giovani talenti da 37 Paesi, dimostrando che il Salone è anche un laboratorio per il futuro del design.
PORRO: “DA ISTITUZIONI ITALIANI ED EUROPEE ATTENDIAMO RISPOSTE CONCRETE”
“Ora guardiamo al 2026 con determinazione: l’anno prossimo ci attendono nuove, grandi sfide”, assicura il presidente della manifestazione Maria Porro. “La nostra promessa è lavorare a un format ancora più inclusivo, con focus su PMI e mercati emergenti. Lo faremo insieme alla filiera con l’obiettivo di trasformare le difficoltà in opportunità. Insieme alle istituzioni italiane ed europee, da cui aspettiamo risposte concrete a favore di un settore strategico non solo per il Sistema Italia. Insieme a Milano, che da gennaio 2025, in una crescita costante degli arrivi pari al 10%, deve impegnarsi a individuare e garantire un nuovo punto di equilibrio per accogliere al meglio chi soggiorna in città in vacanza o per business. Salone crea valore durevole a vantaggio di una molteplicità di soggetti. Penso sia arrivato il momento che tutti, a livello territoriale e nazionale, mettano in campo tutte le azioni necessarie perché Milano possa continuare ad alimentare il successo di questo evento unico al mondo, puntando sulla qualità dell’offerta e sul contenimento delle distorsioni che ne mettono a repentaglio la tenuta, nell’ambito dell’ospitalità, dei servizi, dell’impatto sulla cittadinanza”.
FELTRIN: “EUROPA RESTA PRIMO MERCATO”
Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, nota come segnale importante il fatto che l’Europa sia “il primo mercato di riferimento per il nostro settore e continua a guardare al Salone come a un appuntamento imprescindibile per il business e il confronto professionale. È qui che le nostre aziende del design, che producono quasi al 100% in Italia, portano innovazione, cultura del progetto e visione industriale, delineando le tendenze di domani e confermando la leadership del Made in Italy nel mondo: nei padiglioni di Rho Fiera non si viene per seguire il mercato, lo si crea. Risultati tutt’altro che scontati che assumono ancor più valore se pensiamo che altre fiere di settore hanno annullato le date del 2025. Il Salone ha saputo rinnovarsi ed evolversi dando risposte concrete alle imprese per lo sviluppo di nuovi mercati e il consolidamento di quelli più tradizionali. Come FederlegnoArredo siamo orgogliosi di rappresentare un pilastro fondamentale della manifattura italiana che contribuisce attivamente all’economia del Paese”.