Roby Facchinetti e il suo ‘Parsifal’ nel ricordo di Valerio Negrini e Stefano D’Orazio
“Un progetto molto coraggioso ma che andava fatto”. Così Roby Facchinetti spiega i motivi che lo hanno portato a realizzare la sua opera prog ‘Parsifal – L’uomo delle stelle’. Il cofanetto, in uscita venerdì prossimo contiene 2 Cd con i testi dei 44 brani che compongono l’opera. “E’ un progetto molto importante, che ha chiesto ben cinque anni di lavoro”, spiega Facchinetti incontrando i giornalisti e coloro hanno fatto parte del lavoro al Teatro Gerolamo di Milano. In realtà, spiega Facchinetti “Il progetto parte dal lontano 1973 con l”uscita dell’album ‘Parsifal’. Un album “che ha rappresentato una svolta per i Pooh. ha cambiato il nostro percorso musicale e che rappresenta una delle pagine più belle della nostra discografia”.
‘PARSIFAL – L’UOMO DELLE STELLE’
‘Parsifal – L’uomo delle stelle’ nasce da quello che è sempre stato un sogno di Facchinetti e di Valerio Negrini. Completare e trasformare in un’opera autentica il racconto dell’eroe Parsifal. Questo progetto, iniziato da Facchinetti e Negrini nel 2011 ha poi preso forma a partire dal 2017 insieme a Stefano D’Orazio. I tre hanno lavorato insieme per tre anni fino a settembre 2020. Poi, ci sono voluti altri due anni per completare la realizzazione dell’Opera. Opera che, in oltre due ore di musica, racconta le numerose imprese eroiche di Parsifal durante le crociate e il suo leggendario viaggio alla ricerca del Santo Graal.
VALERIO NEGRINI E STEFANO D’ORAZIO
E pensando agli ‘amici per sempre’ Valerio Negrini e Stefano D’Orazio, Roby Facchinetti rivolgendosi alle loro mogli, con commozione si dice convinto che “ovunque si trovino siano felici di vedere realizzare questa Opera. Mi mancano molto. Sarebbe giusto che fossero qui con noi oggi. Avrebbero ancora tanto da raccontare”.
Adesso, spiega Facchinetti, dopo l’uscita dell’opera prog si tratta di trasformarla in una vera opera teatrale. Abbiamo già tutto, dai costumi al cast, dagli arrangiamenti ai cori. Non sarà un musical ma una vera opera prog. Senza tanti fronzoli, nè balletti. Con un’orchestra ai due lati del palco che vedrà al centro i protagonisti e dove io sarò Parsifal”.
NEL 2026 I POOH FESTEGGIANO 60 ANNI DI CARRIERA
Ma tutto questo vedrà la luce nel 2027 perchè prima, sottolinea Facchinetti, “dobbiamo festeggiare, nel 2026, i nostri 60 anni di carriera. Festeggiamenti per i quali “abbiamo in mente qualcosa di speciale, compreso un concerto. Sarà il nostro ultimo concerto? Chissà. Mai dire mai. E’ vero che i numeri non contano ma anagraficamente… “. Intanto i Pooh stanno gà pensando a come sviluppare la scaletta del concerto. “Avevamo pensato a degli inediti ma, senza togliere nulla ai bravi autori che ci sono oggi, non abbiamo trovato nessuno che possa appartenere al nostro linguaggio. Inoltre fare degli inediti di altri autori mi sembra fare un torto sia a Valerio che a Stefano. In 60 anni di carriera abbiamo composto più di 400 brani. Ad ogni concerto era difficilissimo fare la scaletta, scegliere chi inserire e chi lasciare fuori. Un’idea ce l’avrei. Una cosa mai fatta che ci eviterebbe il problema di cosa lasciare fuori”.
Credit Photo: Cristian Dossena