FolleMente, il nuovo capitolo sulle relazioni umane in salsa Genovese (RECENSIONE)

Last Updated: 27 Febbraio 2025By Tags: ,

Cinema

(di (Marta Cantarella)

Ho visto FolleMente, il nuovo film di Paolo Genovese e, come sempre accade con le cose che mi suscitano interesse, ho avuto bisogno di farle decantare prima di emettere il mio, personalissimo, verdetto. Complice il cast popolare, con più di un beniamino del grande pubblico, gli oltre novanta minuti della pellicola scorrono leggeri, scanditi dalle risate che scuotono la platea in sala, indecisa rispetto a quale delle personalità rappresentate rispecchi meglio le inclinazioni di ciascuno. Di nuovo una prova corale, una messinscena che fa già pensare ad una trasposizione teatrale in cui provare ancora più empatia per le parti in gioco. Certo, siamo ancora lontano dai fasti di ‘Perfetti Sconosciuti’, dalla profondità di alcune riflessioni, dalla cruda verità di certi dialoghi. Delle vecchie glorie, Marco Giallini, che emerge da quel film come il vero protagonista, l’eroe sensibile e vulnerabile ma anche logico e concreto, capace di mettere d’accordo entrambi i sessi, in questa nuova prova è il portavoce dell’essere razionale, sì, ma anche un po’ burbero, incarnando la parte fredda e disincantata che trova il suo contraltare in Claudia Pandolfi, colei che cerca di sedare l’animo romantico e sensuale, tipico di una certa idea di femminilità, con argomentazioni che, alla fine, non convincono neppure lei. E poi c’è lui, Edoardo Leo, l’eterno fidanzato, l’idea del compagno che da decenni, ormai, si è insinuata nelle mente delle donne: spiritoso, leale, intellettuale (quanto basta), curato (ma non troppo), dolce (il giusto). Insomma, valle a capire ‘ste donne.

Al netto di qualche contraddizione, dunque, e facile espediente, il film svolge il suo compito: intrattiene. Tuttavia, tra una battuta e l’altra la mente è corsa veloce al bestseller di John Gray che, nella sua traduzione italiana titola ‘Gli uomini vengono da Marte le donne da Venere’. Un manuale per navigare tra le differenze dell’animo e soprattutto della psiche maschile e femminile nel tentativo di superare i fraintendimenti più comuni tra i due sessi che fondamentalmente si estrinsecano nel ‘Lui non è capace di ascoltare’ e ‘Lei vuole solo cambiarmi’. Un libro che continua ad attirare consensi, una fonte di ispirazione – si direbbe. Ma la domanda, quindi, è proprio questa: cosa vuole dirci FolleMente che non ci abbiano già detto in tanti? Cosa aggiunge rispetto alla lettura del bestseller? La mia risposta si delinea evidente. Poco, davvero poco. Forse però, continuando nel processo di decantazione, è proprio la domanda ad essere sbagliata. È davvero necessario che un film ci insegni qualcosa che non sappiamo? Che a noi donne dia una chiave di lettura ancora sconosciuta dell’universo maschile e che faccia altrettanto con gli uomini?
Forse, in fondo, è giusto lasciarsi andare alle risate facili e leggere, agli espedienti comuni, facendo prevalere il romanticismo che quello – almeno nei film – pare vincere (quasi sempre).

E poi (ATTENZIONE, Spoiler), non sarà che queste domande continuiamo a farcele solo noi donne, mentre gli uomini, seppur con quell’aria misteriosa, non siano invece fermi a pensare alla formazione del Fantacalcio?

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