Carlo Conti e il suo ‘festival baudiano’ confermati anche per la prossima edizione

Last Updated: 16 Febbraio 2025By Tags: ,

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Carlo Conti conferma anche per il prossimo anno il suo impegno non solo come direttore artistico, per il quale ha già firmato il contratto, ma anche come conduttore. Nel corso della conferenza stampa conclusiva della 75/ma edizione del festival di Sanremo ha ricordato di aver “accettato questo impegno non come una sfida. Dovevo riprendere un lavoro che avevo iniziato nel 2015 e per questo è stato facile. E’ stato un lavoro che ho continuato e spero di averlo fatto nel migliore dei modi. I risultati mi pare mi facciano sorridere. Adesso il problema vero sarà per chi lo dovrà fare il prossimo anno…Ah sono io”.

“L’azienda ha chiesto di divertirmi sul festival per due anni. o ho accettato come direttore artistico. Decideremo e deciderò cosa fare strada facendo. Se il mio lavoro, anche in futuro, potrà servire a traghettare, ad aiutare qualche nuova leva vedremo se potrò aiutare”. E poi, osserva “fare il conduttore è la cosa più semplice. E’ la direzione artistica la cosa più complicata e impegnativa”.

GLI ERRORI DI CARLO CONTI

Conti confessa di aver commesso anche qualche errore. “Il primo, è che ieri sera abbiamo finito troppo tardi. Bisognava finire intorno all’una e quaranta. Un altro errore riguarda una cosa che ho sperimentato nella serata delle cover dove ho dato soltanto le prime dieci posizioni”.

IL FESTIVAL BAUDIANO

Il festival baudiano. Al di là di ogni possibile definizione che lo riguardi personalmente, Conti definisce il festival come una operazione ‘baudiana’. “Per me il festival è il festival. Un festival baudiano perchè Baudo ci ha insegnato a fare il festival in questo modo. Con le sue contraddizioni, i suoi commenti, con le giurie che non vanno d’accordo e anche le polemiche. Mi piace proprio averlo fatto così, come l’ho sempre fatto anche nel 2015 e nel 2016”.

“Gira che ti rigira, credo che il festival sia una meravigliosa messa cantata dove si possono inserire delle volte la chitarra elettrica o l’organo e fare un’omelia in un modo e una volta in  un altro. E’ però un meraviglioso rito collettivo che ci ha insegnato Pippo Baudo a fare. E io spero che grazie a questo grande insegnamento di Pippo sia stato un festival baudiano, dove c’è un po’ di tutto, ma sopratutto della buona musica, come ha fatto sempre Pippo Baudo. Spero che un po’ delle canzoni di questi festival restino nel tempo, allora sì che abbiamo vinto”.

I FISCHI DEL PUBBLICO PER LA CLASSIFICA FINALE 

Quanto ai fischi della platea per la classifica e sopratutto per l’esclusione di Giorgia e Achille Lauro dalla cinquina finale Conti confessa di essere rimasto sorpreso anche lui anche se “faccio notare che, insieme ai fischi, ci sono stati anche gli applausi quando ho lanciato il televoto per la cinquina finale. sono rimasto sorpreso anch’io, come il pubblico, dei risultati ma credo che la standing ovation per Giorgia valga più di un primo posto. Il tempo poi, come sempre, è galantuomo”.

 

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