Il ritorno di John Axelrod sul podio dell’Orchestra Sinfonica di Milano
Sul podio dell’Orchestra Sinfonica di Milano, ritorna John Axelrod. Axelrod sarà protagonista venerdì 31 gennaio (ore 20) e domenica 2 febbraio (ore 16), affrontando Wolfgang Amadeus Mozart e Ludwig van Beethoven.
Del primo, la compagine diretta dalla bacchetta di Axelrod suonerà il ‘Concerto per flauto, arpa e orchestra K 299’. Sul palco il flautista Nicolò Manachino e l’arpista Elena Piva. Del secondo, invece, la Sinfonia n. 6 ‘Pastorale’.
JOHN AXELROD
Il direttore d’orchestra texano ha ricoperto il ruolo di Direttore Principale Ospite dell’Orchestra dal 2011 al 2017. Negli anni ha proposto interessanti impaginati dedicati alle pagine di Schumann, Beethoven, Williams, Holst e non solo. Ha sempre offertouna chiave di lettura unica non rinunciando mai a proporre al pubblico una prospettiva stimolante.
LA PASTORALE DI BEETHOVEN
In questo impaginato, spicca la Sinfonia n.6 di Beethoven, la Pastorale. Si tratta di un grande affresco sinfonico che rientra a buon diritto tra le pagine più significative della musica di tutti i tempi. Un grande omaggio alla natura e alla sua maestosità. Una magnifica opera d’arte che ci ricorda, in particolare in questo momento storico, quanto sia importante coltivare un profondo e sincero rispetto dell’ambiente
IL CONCEERTO PER FLAUTO E ARPA DI MOZART
Dall’altra parte, il Concerto per flauto, arpa e orchestra in Do maggiore K 299 di Wolfgang Amadeus Mozart, composizione che risale al soggiorno parigino del 1778. Un soggiorno del tutto diverso rispetto a quello, trionfale, compiuto da bambino, e tale da riservare delusioni e amarezze al compositore ventiduenne. Mozart incontrò una sostanziale indifferenza da parte dell’ambiente della città, nel quale stentò ad inserirsi anche per la sua scarsa propensione verso il gusto francese. In qualche caso, tuttavia, Mozart seppe approfittare delle occasioni offertegli dalla ricca e colta società aristocratica. Società presso la quale la pratica della musica ‘da salotto’ era molto diffusa. In particolare l’arpa, impiegata soprattutto, come alternativa al pianoforte, nella funzione di accompagnamento. Ecco dunque che nacque, nell’aprile 1778, il Concerto per flauto ed arpa, destinato ad una coppia di aristocratici.
Credit photo: Angelica Concari