Lucio Corsi, ‘Tu sei il mattino’ (video e testo)
Sono nato a mezzogiorno, tra le braccia di mia madre
Con lo stesso nome di mio nonno che non mi ha visto cantare Poi nell’arco di un secondo mi legavo già le scarpe Sembrava facile cambiare il mondo seduto in fondo alla classe Tra le prime sigarette e le versioni di latino Lei mi portò nel bagno delle femmine e vidi il paradisoTu sei il mattino, una porta su Marte
Sei il mio cuscino dalla giusta parte Fu amore per la prima volta Io e te tra la gente che non sognaSono nato a mezzogiorno, tra le foglie rosse sulle strade
Nella città che si metteva addosso le prime luci di Natale Ho imparato come stare al mondo dagli ulivi nella rete Che s’inchinano soltanto sotto al peso della neve Non me ne fregava niente di Pitagora ed Euclide Gli occhi fuggivano via dalle finestre, nei prati di margheriteTu sei il mattino, una porta su Marte
Sei il mio cuscino dalla giusta parte Fu amore per la prima volta Io e te tra la gente che non sogna E fu amore per la prima volta Io e te tra la gente che non sognaTolse le orecchie dei libri per non farci trovare
Mantieni il segreto E poi si tolse i vestiti e non sembrava la realtà Però era tutto veroTu sei il mattino, una porta su Marte
Sei il mio cuscino dalla giusta parte Fu amore per la prima volta Io e te tra la gente che non sogna