Libri/ ‘Per non morire canto’, la storia di Alessandro Bono raccontata da Nico Donvito

Last Updated: 8 Ottobre 2024By Tags: ,

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‘Per non morire canto. Storia di Alessandro Bono’ (Arcana Edizioni). E’ l’ultimo libro di Nico Donvito, giornalista e scrittore, dedicato al giovane cantautore milanese scomparso, non ancora trentenne, nel 1994. Con la prefazione della mamma Luisa Bono il libro conduce il lettore in un racconto di vita e di musica. Racconto che attraversa circa un decennio, dalla metà degli anni Ottanta al 1994, anno in cui Alessandro partecipò al suo terzo e ultimo Festival di Sanremo, tre mesi prima della sua scomparsa causata dall’AIDS. Il volume contiene più di cinquanta commenti inediti da parte di persone che hanno conosciuto Alessandro Bono. Artisti che hanno collaborato con lui o che si sono semplicemente ispirati alla sua musica.

Tra questi spiccano i nomi di Andrea Mingardi, Mario Lavezzi, Mogol, Paolo Vallesi, Tiziano Ferro, Gianluca Grignani, Omar Pedrini, Vince Tempera, Massimo Morini, Marco Baroni, Tony Cicco, Mariella Nava, Sergio Cammariere e Vittoria Pizzamiglio, figlia di Alessandro.

NICO DONVITO

“Ho scoperto per caso la storia di Alessandro Bono e delle persone che hanno orbitato attorno alla sua purtroppo breve esistenza”, racconta l’autore. “Ne sono rimasto folgorato, perché si tratta di una storia nascosta quanto importante. L’obiettivo era quello di cercare di riempire le pagine vuote di questi ultimi trent’anni attraverso i racconti e le testimoniante di chi lo ha conosciuto, frequentato, amato e ascoltato. È un racconto corale, ma anche una fotografia su un’epoca che appare così lontana”.

NON UNA METEORA MA UNA COMETA

“Ciò che questo libro ci tiene a ribadire è che Alessandro non è stato una meteora, ma piuttosto una cometa”, sottolinea Donvito. “Cometa che, nel suo breve tragitto, ha comunque lasciato una scia, composta sia da detriti che da materiali preziosi. Un giovane uomo che non ha avuto quella famosa seconda possibilità che, di solito, viene concessa a tutti. All’inizio pensavo che fosse giusto rendere qualcosa alla sua memoria, poi questo libro è diventato molto di più: un’occasione di riflessione e di crescita per noi che siamo testimoni della sua storia. Viviamo in un’epoca in cui si ha poca voglia di approfondire, ma se a qualcuno venisse voglia di scoprire qualcosa in più a proposito di Alessandro Bono… ecco che queste pagine saranno lì ad aspettarlo”.

ALESSANDRO BONO

All’anagrafe Alessandro Pizzamiglio, sul palco Alessandro Bono, classe ’64, scompare a Milano, la sua città natale, nel maggio del 1994 a causa dell’Aids. Bono era considerato una promessa del nuovo rock d’autore. Un artista che sapeva mescolare la poetica della coppia Mogol-Battisti all’estro creativo di Vasco Rossi. Parole e suggestioni, un po’ come il suo mito Bob Dylan, con il quale collaborò aprendo quattro suoi concerti italiani. Nei testi, Bono era abile sia a fotografare la sua epoca, oggi più che mai lontana, sia a immaginare un futuro simile a quello che oggi conosciamo. Scriveva del sociale, d’amore, di politica e di tutto ciò che attirava la sua spiccata e sensibile attenzione.

Questa è la storia di un uomo che ha pagato a caro prezzo per le sue fragilità. Un uomo che, dopo avere vinto la sua battaglia contro l’eroina, ha ricevuto dal destino il conto più alto. Più che un disordine morale fine a sé stesso in questa storia troviamo tutta l’umanità di un ragazzo che ha senz’altro sbagliato. Di un uomo al quale però non è stata concessa una seconda possibilità e che ha pagato per errori che aveva saputo riconoscere, curare e superare. ‘Per non morire canto’ vuole essere un omaggio alla sua memoria, ma anche una fonte di ispirazione per coloro i quali si ritrovano ancora oggi a combattere, in silenzio, contro il mostro di una qualsivoglia dipendenza.

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