Cinema, forte dissenso degli operatori in una missiva al Governo
Forte dissenso del mondo del cinema verso le riforme proposte dal governo è stato espresso in una missiva indirizzata, in occasione dell’81ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, al sottosegretario Lucia Borgonzoni e al presidente del Consiglio Giorgia Meloni dal Comitato Lavoratrici e Lavoratori del Cine Audiovisivo.
PREOCCUPANTE STALLO
“Preoccupante”, si legge nella lettera, “la situazione di stallo che affligge l’intero comparto produttivo”. Le associazioni del settore ribadiscono “con rinnovata forza, la richiesta non più procrastinabile di compiere analisi puntuali per mettere in campo tutti gli strumenti necessari atti a scongiurare il crollo dell’occupazione in particolare nel settore della produzione cinematografica.”
DRASTICO CALO DELLA PRODUZIONE DOMESTICA
I professionisti del cinema denunciano il drastico calo della produzione domestica e la mancanza di un welfare adeguato dovuta anche al rinvio del Codice dello Spettacolo, fattori che si aggiungono anche ad una forte diminuzione di produzioni straniere in Italia. In particolare, viene sottolineata la necessità di “aprire un dialogo costruttivo sui decreti relativi al tax credit”, poiché “questi, così come concepiti, renderanno pressoché impossibile, per le piccole e medie imprese, ottenere i finanziamenti indispensabili per produrre un film”. Il cinema italiano, che è “la nostra identità, la nostra storia”, è a rischio se non verranno prese misure immediate. “Non permetteremo al cinema di tornare all’Anno Zero”, si legge nella lettera, che si conclude con un appello al governo affinché si faccia carico della situazione.