Milano ricorda Giorgio Ambrosoli a 45 anni dalla morte

Last Updated: 10 Luglio 2024By Tags:

Milano

La città di Milano ricorda l’avvocato Giorgio Ambrosoli nel quarantacinquesimo anniversario del suo assassinio.  Domani, giovedì 11 luglio, si terranno tre momenti per onorare la memoria di Ambrosoli, nominato commissario liquidatore della Banca Privata Italiana. Ambrosoli fu assassinato l’11 luglio del 1979 da un sicario ingaggiato dallo stesso Sindona.

LO SPETTACOLO TEATRALE

L’Associazione Libera contro le mafie, in collaborazione con il Comune, promuove uno spettacolo teatrale. Alle ore 20,30 nell’auditorium del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia ‘La forza di un no. La storia di Giorgio Ambrosoli raccontata ai ragazzi’. Protagonisti le attrici e gli attori del Macrò Maudit Teàter. L’ingresso è libero sino ad esaurimento posti. Al termine dello spettacolo, a partire dalle ore 22, appuntamento davanti all’abitazione dell’avvocato, in via Morozzo della Rocca 1, dove Ambrosoli venne ucciso la sera dell’11 luglio ‘79.  L’iniziativa che conclude la giornata vedrà la partecipazione della famiglia Ambrosoli, delle Istituzioni e di Libera.

La giornata ha inizio alle ore 10,30 con l’evento ‘In memoria di Giorgio Ambrosoli’ presso la Biblioteca Ambrosoli del Palazzo di Giustizia (accesso dall’ingresso di corso di Porta Vittoria). Un’importante occasione per fare memoria, promossa dall’Ordine degli Avvocati di Milano e dal Tribunale di Milano, in collaborazione con il Comune.

GIORGIO AMBROSOLI

Giorgio Ambrosoli, avvocato, nel settembre del 1974 fu nominato dall’allora governatore della Banca d’Italia Guido Carli commissario liquidatore della Banca Privata Italiana e delle attività finanziarie del banchiere Michele Sindona. I sospetti sulle attività del banchiere siciliano nascono già nel 1971. La sera dell’11 luglio 1979, rincasando dopo una serata trascorsa con amici, Ambrosoli fu avvicinato sotto il portone della sua casa, in via Morozzo della Rocca 1, da uno sconosciuto. Questi gli esplose contro quattro colpi di 357 Magnum. Il killer fu pagato da Sindona con 25 mila dollari in contanti ed un bonifico di altri 90 mila dollari su un conto svizzero.

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