Dal marketing all’enterteinment, la moda diversifica gli investimenti. E si prende la scena a Cannes
La moda diversifica gli investimenti e punta sul cinema, creando non solo un nuovo modello di marketing, ma anche di business a tutto tondo.
(di Maria Elena Molteni)
Un tempo erano gli shooting, i servizi fotografici da pubblicare su giornali patinati e le campagna pubblicitarie. Oggi la moda, che da tempo ha dirottato molti investimenti dall’editoria ai social, ulteriormente diversificando nel real estate, nell’hospitality e negli annessi e connessi, dall’arte al food, ha aperto un nuovo varco per raggiungere direttamente il proprio pubblico. Si chiama cinema. Il cui ruolo nel creare icone di stile, pezzi di culto e nel veicolare mode vere e proprie non si scopre certo oggi. E’ dal 1990 che Giorgio Armani crea veri e propri guardaroba che diventano parte del successo stesso del film.
SAINT LAURENT E LVMH
Ma ora le grandi maison diventano produttori cinematografici. Per vari motivi. Il primo è, appunto, diversificare gli investimenti in qualcosa che possa produrre profitti e dividendi. In secondo luogo per creare occasioni per disegnare guardaroba dedicati. Il tutto va ben oltre il product placement o il finanziamento tout court a questo o quel film. Saint Laurent Productions un anno fa circa in seno alla maison Yves Saint Laurent per produrre film. 22 Montaigne Entertainment è invece la casa di produzione cinematografica di Lvmh. A settembre, Artemis, la holding di Kering, ha acquistato una quota di maggioranza dell’agenzia di talenti di Hollywood CAA.
IN CONCORSO A CANNES
A Cannes la Saint Laurent Productions ha portato in concorso n Emilia Perez di Jacques Audiard, Parthenope di Paolo Sorrentino e con The Shrouds di David Cronenberg. Nel primo, Rita, superqualificata e sottovalutata, è avvocato di un grande studio più interessato a far assolvere i criminali che ad assicurarli alla giustizia. Un giorno le viene offerta una via d’uscita inaspettata, quando il leader del cartello, Manitas, la assume per aiutarlo a ritirarsi dalla sua attività e realizzare un piano che sta segretamente preparando da anni: diventare la donna che ha sempre sognato di essere. Nel cast: Zoe Saldana, Karla Sofia Gascon, Selena Gomez, Edgar Ramirez, Adriana Paz.
CON CRONENBERGH E THE SHROUDS
In The Shrouds, Kars, 50 anni, è un importante uomo d’affari. Inconsolabile per la mostre della moglie investa Gravetech, una teconologia rivoluzionaria e controversa che permette ai vivi di monitorate i loro cari nei loro sudari (shrouds, appunto). Una notte diverse tombe, tra le quali proprio quella della moglie di Karsh, vengono profanate. Nel cast Vincent Cassel, Diane Kruger, Guy Pearce e Sandrine Holt.
CON SORRENTINO E PARTHENOPE
Sorrentino racconta invece la vita di Parthenope, dalla nascita, nel 1950, ad oggi. Un’epoca femminile, priva di eroismo ma ricca di passione inesorabile per la libertà, Napoli e i volti dell’amore. La perfetta estate di Capri, la spensieratezza della giovinezza. E poi tutti gli altri, i napoletani, uomini e donne, osservati e amati, disillusi e vitali, la loro malinconia e le tragiche ironie. La vita, sia essa ordinaria o memorabile, sa essere molto lunga. Sullo sfondo, una Napoli che strega, incanta, grida, ride e sa sempre come ferire.
CHANEL VESTE CATHERINE DENEUVE
Attiva anche la maison Chanel che ha finanziato diversi film, tra i quali ‘Marcello mio’ di Christophe Honoré. Per Catherine Deneuve, la maison ha disegnato il guardaroba insieme alla costumista Pascaline Chavanne. La sceneggiatura del film, un mix di realtà e fantasia, dò vita a una galleria di personaggi immaginari: Chiara Mastroianni è Chiara che decide di far rivivere attraverso di sé il padre Marcello.
Chanel è anche accanto a ‘Megalopolis‘, film scritto e diretto da Francis Ford Coppola. Qui l’attrice e grande amica della maison Nathalie Emmanuel recita uno dei ruoli principali.
Sempre a Cannes c’è Anamaria Vartolomei, ambassador di Chanel, che interpreta ‘Maria‘, il biopic di Jessica Palud su maria Schneider. E visto il forte impegno, chissà se il prossimo passo della casa di moda parigina non sarà proprio un impegno diretto nella produzione. Lo stesso passo ulteriore potrebbero fare Prada o Valentino, pure impegnati da tempo nel sostegno alla cinematografia. E chissà se anche altri. Staremo a veder. Certamente siamo entrati in una nuova era per la moda e per il cinema.