Al Museo Bagatti Valsecchi in mostra opere della collezione Credem
Il Museo Bagatti Valsecchi presenta da venerdì 10 maggio al 10 novembre la mostra ‘Lo sguardo del sentire. Il Seicento emiliano dalle collezioni d’arte Credem. Questo progetto, a cura di Antonio D’Amico e Odette D’Albo, vuole far conoscere al grande pubblico una parte del patrimonio artistico di Credem. Patrimonio solitamente custodito a Palazzo Spalletti Trivelli di Reggio Emilia, sede della Presidenza e della Direzione Generale del Gruppo bancario.
IL MUSEO
Il percorso espositivo, incastonato all’interno delle sale del Museo, presenta un nucleo di dieci capolavori dei maestri del Seicento emiliano e otto sculture in ceramica di Carlo Zauli. Sette di queste sculture sono custodite presso il Museo Zauli di Faenza che ha subito importanti danni a causa dell’alluvione che ha colpito la Romagna. L’epoca d’oro dell’arte emiliana tra la fine del Cinquecento e la metà del Seicento viene presentata attraverso alcuni dei suoi protagonisti. Tra questi Denijs Calvaert, Luca Ferrari da Reggio, Alessandro Tiarini, Guido Reni, Giovanni Lanfranco e Camillo Procaccini.
LA COLLEZIONE CREDEM
Grazie all’allestimento dello Studio Lys di Matteo Fiorini, i dipinti delle collezioni Credem dialogheranno con l’identità delle sale del Museo Bagatti Valsecchi. I visitatori potranno conoscere capolavori della collezione bancaria raramente esposti al pubblico. Dall’Ecce Homo di Guido Reni, alla Maddalena in gloria, sorretta dagli angeli di Giovanni Lanfranco. al San Paolo di Camillo Procaccini. La mostra propone, infine, un focus dedicato alla scultura di Carlo Zauli (1926 – 2002). L’artista faentino è tra i più importanti del Novecento. E’ riconosciuto in tutto il mondo per le sue ceramiche e per le innovazioni introdotte nella produzione di maioliche e porcellane.
La mostra, tra l’altro, si pone l’obiettivo di sostenere il restauro di alcune opere del Museo Carlo Zauli colpite dall’alluvione dello scorso anno. Ecco perché nel percorso espositivo si potranno ammirare alcune sculture in gres dell’artista, che ha utilizzato tecniche rinascimentali innovandole con un linguaggio contemporaneo. Il pubblico potrà vedere alcune sculture che saranno oggetto del restauro. Sarà possibile comprendere l’importanza dell’intervento che verrà eseguito grazie al loro contributo, restituendo nuova vita all’arte sommersa sotto la coltre di fango.
BIGLIETTI
Il biglietto d’ingresso che ha un costo di 15 euro comprende la visita alla mostra e l’audioguida. E’ compresa anche la donazione di 2 euro a sostegno del restauro delle opere del Museo Zauli colpite dall’alluvione del 2023.