Lazza, ‘100 messaggi’ (video e testo)
Ti prego, non cominciare
Sai che per me è già difficile credere a quanto mi facevi male Ma se me l’avessi chiesto, avrei scalato l’Everest a mani nude Anche se odio il freddo e soffro pure di vertigini, io me ne frego Quando menti, io ti credo So che sono più di mille quelle cose di me che non tolleravi Parlare con te è come cercare di afferrare il vento con le mani Se avevo un problema, mi dicevi di parlarne con chi se ne intende Guardavo cadere tutto a pezzi, come fosse l’11 settembreDimmi ancora una bugia, poi una bugia, poi la verità, ah
Era tutto una follia, però una follia per te non si fa, ah Non ero più a casa mia, neanche a casa mia, solo mille guai Penso a Davide e Golia, io sarò Golia, tu mi ucciderai E te l’avrei lasciato fare, perché ero fuori di testa Dimmi, quando ci si perde, a cosa serve fare festa? Fumo ‘sti fiori del male, tutto quello che mi resta Ora che mi sento inerme, come un verme in fondo al MezcalScordati che mi conosci, ora è tardi anche se piangi
È inutile che mi angosci, mi mandi cento messaggi A cui non risponderò, oh, non ne sono più capace Sono diventato tutto ciò che odiavo, e ti assicuro non mi piace Dimmelo se te ne accorgi, siamo diventati grandi Anche se ho dieci orologi, non recupererò gli anni Scusa se non tornerò, oh, non sai quanto mi dispiace Che abbiamo fatto la guerra, ma non sapevamo come fare paceTriste quando ci pensavo
Ci mancava tutto quanto, perfino la data di un anniversario Scrivevano: “È fidanzato”, solo perché finanziavo Ti darei da bere il sangue, perché è tutto ciò che adesso mi è rimasto Credimi, sembra impossibile accettare che oramai ti ho detto: “Ciao” Sto in un bilocale che da quando ti ho cacciata sembra una penthouse Grande tipo il doppio, ma senza la luce, come ci fosse un black out Non sono sentimentale, delle volte tu aprivi la porta e io nemmeno ti sentivo entrareTi volevo a tutti i costi, ma eravamo opposti, proprio come un polo
Stare insieme è l’arte di risolvere i problemi che non ho da solo Giuro, non so più chi sono, tutto ciò mi dà fastidio ‘Sto mondo a misura d’uomo mi fa sentire in castigoScordati che mi conosci, ora è tardi anche se piangi
È inutile che mi angosci, mi mandi cento messaggi A cui non risponderò, oh, non ne sono più capace Sono diventato tutto ciò che odiavo, e ti assicuro non mi piace Dimmelo se te ne accorgi, siamo diventati grandi Anche se ho dieci orologi, non recupererò gli anni Scusa se non tornerò, oh, non sai quanto mi dispiace Che abbiamo fatto la guerra, ma non sapevamo come fare pace