CINEMA/ Anteprima al Torino Film Festival di ‘Gatto e la casa dei fantasmi’ di Elisabetta Sgarbi
Mercoledì 29 novembre, al Cinema Romano di Torino (ore 16) verrà proiettato in anteprima per il Torino Film Festival ‘Gatto e la casa dei fantasmi’, il film di Elisabetta Sgarbi con testo e disegni di Edward Carey. L’accesso alla proiezione è gratuito. Presenti in sala Edward Carey, l’aiuto regista Eugenio Lio e Elisabetta Sgarbi. Elisabetta Sgarbi torna alla regia dopo il successo di ‘Nino Migliori. La festa che rovescia il mondo per gioco’, presentato quest’anno alla Festa del Cinema di Roma.
Il suo nuovo film ‘Gatto e la casa dei fantasmi’ nasce dalla vita quotidiana, dalla presenza di un gatto, dalla cura per una casa, dalla memoria propria e dei genitori. Un lavoro che si nutre di svariate fonti, tra cui vecchie fotografie, filmini in Super 8 girati dai genitori di Elisabetta, Rina Cavallini e Giuseppe Sgarbi, disegni inediti dello scrittore, drammaturgo, illustratore Edward Carey, e la colonna sonora originale firmata da Mirco Mariani. Un lavoro impreziosito dalla voce di Tony Laudadio che interpreta il testo di Edward Carey. Una storia fantastica e gotica che accade quotidianamente in una casa di campagna. Una favola vera. Un racconto di fantasmi ambientato tra statue, sculture, oggetti e persone che in quella casa continuano a muoversi. Un gatto venuto dalla nebbia che vede oltre la caligine del reale.
“È un lavoro che assume le parole e le forme di uno straordinario narratore e disegnatore inglese, Edward Carey -racconta Elisabetta Sgarbi- che, al pari del gatto, dalle brume del Nord, sa penetrare i misteri nascosti della realtà. È un lavoro, ancora, che si nutre dei materiali più diversi: vecchie fotografie, filmini in Super 8, disegni, invenzioni grafiche, note musicali lontananti, miagolii enigmatici, brandelli di vita quotidiana, oggetti inermi ma parlanti. Un collage visivo e sonoro che viaggia tra passato e presente, anzi che spezza la divisione tra passato e presente, e rende ‘presenti e vivi’ i fantasmi del passato”.
(Ros – Il Mohicano)