Dal granchio a ferro di cavallo al pesce prete. A Londra gli scatti del Wildlife Photographer 2023

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(dalla nostra corrispondente da Londra Antonella Zangaro)

Nel mare delle Filippine c’è un esemplare di granchio dorato a ferro di cavallo che si muove sui fondali  in compagnia di pesci color oro e insieme alla sua specie combatte contro l’estinzione da 100 milioni di anni. L’incredibile, quanto rara, fotografia scattata dal biologo e fotografo marino Laurent Ballesta si è aggiudicata il premio Wildlife Photographer 2023 e si trova e resterà esposta nel Museo di Storia Naturale di Londra fino al 30 giugno 2024. Del granchio a ferro di cavallo restano pochissimi esemplari perché il suo sangue blu è usato per lo sviluppo di alcuni vaccini e le condizioni ambientali in cui vive, sommate alla pesca selvaggia, sono sempre più proibitive. L’isola Pangatalan è un luogo dedicato al suo ripopolamento e lì, il fotografo francese è riuscito a cogliere lo scatto perfetto.

Alessandro Falco, Wildlife Photographer of the Year

Per l’edizione 2023 di questo premio internazionale di fotografia sono arrivate quasi 50 mila candidature da 95 paesi e lo spettacolo regalato da quelle selezionate dalla giuria è toccante. C’è la bellezza della vita selvaggia con tutta la sua crudeltà e tutta la crudeltà dell’uomo che le toglie spazi e risorse. E chi ha colto l’essenza di questo messaggio sono anche i giovani ai quali sono state dedicate categorie speciali. Un modo per coinvolgerli e stimolarsi all’osservazione del mondo.

Barbara Dall’Angelo, Wildlife Photographer of the Year

Il vincitore della categoria 15-17 anni ha portato l’immagine di due gufetti affacciati in quello che rimane di una finestra, in un edificio di cemento fatiscente che si affaccia su una strada molto trafficata in Israele. Carmel Bechler ha colto l’essenza e l’effetto dell’intrusione ossessiva dell’uomo nell’habitat naturale degli animali selvatici. Tra i vincitori c’è anche una giovane italiana,  Ekaterina Bee, torinese, categoria 11-14 anni. Lei si è presentata all’inaugurazione della mostra con una magliettina scura, la coda di cavallo e negli occhi i sogni di chi, grazie a questo premio, è sicuro che quella è la strada che vorrà percorrere nella vita. Vuole continuare ad inseguire gli animali in ogni parte del mondo, per raccontarne la bellezza, spiega. La foto che le è valsa un trofeo è dedicata ai delfini.

Bruno D’Amicis, Wildlife Photographer of the Year

L’idea è quella di cogliere con il suo obiettivo la reciprocità che mette insieme uomini e mammiferi marini in un ambiente condiviso generando curiosità da ambo le parti, quella stessa che ha spinto i delfini ad uscire dall’acqua, fare capolino stando a galla e permettendo alla luce di riflettere la loro bellezza nei due mondi di confine. Il loro, il nostro; l’acqua, la superficie del mare della costa Ovest della Scozia dove nuotavano liberi.  Ci sono felini intenti a proteggere i loro cuccioli, predatori, roditori e piccole prede. L’ambiente che sbiadisce per mano dell’uomo e gli animali selvaggi che si addomesticano negli spazi imposti dall’urbanizzazione. Colori e immagini che commuovono e aiutano a pensare.

Pietro Formis, Wildlife Photographer of the Year

Pietro Formis, riporta l’attenzione sul Mediterraneo. L’Uranoscopidae, volgarmente detto pesce prete, è un predatore, qui colto in Croazia mentre si solleva dalla sabbia per affacciarsi sulle acque turchesi del mare intento nel suo agguato. Fanno capolino gli occhi e i denti. Anche questo esemplare rischia l’estinzione, sebbene sia un bravo cacciatore; il suo habitat costiero è vittima della costante erosione e dell’inquinamento mentre la sua natura predatoria è messa a rischio dagli attacchi dell’uomo che lo pesca trasformandolo in preda. Le foto che hanno ottenuto premi e menzioni speciali saranno dirette anche in Italia, dove la Valle D’Aosta è di nuovo pronta ad ospitarle il prossimo anno, come già avvenuto a Forte di Bard con la mostra dedicata alla edizione N. 58 del premio. (Maggiori dettagli, ci fanno sapere gli organizzatori, sono in via di definizione).

Ekaterina Bee, Wildlife Photographer of the Year

 

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