TV/ La tragedia del Vajont su Focus, per la prima volta l’interno della diga
60 anni fa, il 9 ottobre 1963, alle ore 22:39, una frana gigantesca si stacca dal monte Toc e precipita nel sottostante invaso del Vajont: si sollevano tre possenti onde, di cui una, precipitando verso Longarone, devasta ogni cosa e provoca 1.910 vittime. Focus ricorda il catastrofico evento, lunedì 9 ottobre, in prima serata, con lo speciale ‘Vajont, 9 Ottobre 1963 – la Montagna, la Diga, gli Uomini’. A cura di Luigi Bignami, lo speciale in onda sulla rete diretta da Marco Costa cerca sul territorio le cause del disastro: e, per la prima volta, mostra in TV l’interno della diga e delle gallerie di servizio che servivano alla manutenzione e al controllo dell’invaso.
In apertura, oltre alle voci di alcuni testimoni diretti della tragedia, lo speciale propone un ricordo dell’accaduto di Mauro Corona, gli interventi di ingegneri e geologi (Piero Gianolla, Università di Ferrara; Giovanni Crosta, Università Milano Bicocca; Emiliano Oddone, Dolomiti Project), e visite al Museo Longarone Vajont e al Cimitero Monumentale delle Vittime del Vajont, dove riposano 1.464 vittime (le salme mancanti non sono mai state rinvenute). I media, all’epoca definiscono l’evento un ‘incidente’, una catastrofe naturale, crudele ma imprevedibile. Nel tempo, grazie al formidabile lavoro d’inchiesta della giornalista Tina Merlin, sull’Unità, emergono elementi di gravissima incuria, corruzione e frode, ai danni della popolazione locale, di fatto esposta irresponsabilmente a un rischio tutt’altro che imprevedibile e imprevisto.
Ma come sono andate le cose, dal punto di vista della frana? Perché è successo? In che modo, i lavori di riempimento dell’invaso hanno accelerato l’entità e la rapidità della catastrofe? E poi: perché la diga, nonostante il violento impatto dell’acqua che conteneva, ha retto? Com’era stata progettata e costruita? Che cosa raccontano, ancora, le montagne della zona ai geologi? E ancora: i superstiti? Quali ricordi sono ancora disposti a condividere, nonostante il dolore che li accompagna da 60 anni, e la profonda diffidenza maturata verso lo Stato? E infine: quali rischi ci sono, che episodi di questo tipo possano accadere un’altra volta? Al termine dello speciale, il doc inedito Diga Hoover – Il gigante che punta al cielo racconta come è stata realizzata, nel 1935, la diga situata nel Black Canyon, lungo il corso del fiume Colorado, sul confine tra Arizona e Nevada, a circa 48 km a sud-est di Las Vegas.
Mem-IlMohicano