DESIGN/ E’ morto Andrea Branzi, tra i padri del design italiano
“Ci ha lasciati Andrea Branzi. Un gigante del pensiero radicale sugli spazi umani, un sofisticato storico della progettualità italiana, un designer visionario capace di abitare con ironia altri universi e mondi paralleli. Ci regala un’eredità potente e generativa di opere e testi – e un film prodotto un anno fa da Triennale che a tutti gli effetti è il suo testamento intellettuale.” Così il presidente di Triennale Milano, Stefano Boeri, annuncia la scomparsa di Andrea Branzi, maestro dell’architettura e del design, venuto a mancare all’età di 85 anni. Molte volte l’opera di Branzi si è intrecciata con quella di Triennale: tra le mostre da lui curate ‘Il design italiano 1964-1972. Dalla programmazione alla complessità’ e ‘Il design italiano 1973-1990. Un museo del design italiano’ (entrambe del 1996), che hanno rappresentato un importante momento di riflessione propedeutico alla costituzione del Museo del Design Italiano. E ancora, ‘Le sette ossessioni del design italiano’ (2007) e ‘Serie Fuori Serie’ (2009). Numerosi anche i contributi alla Esposizione Internazionale, tra i più recenti le mostre Neo Presitoria – 100 verbi e La Metropoli Multietnica in occasione della 21esima edizione del 2016. Un anno fa, in occasione della 23esima Esposizione Internazionale, Triennale ha prodotto e presentato il mediometraggio Andrea Branzi. Mostra in forma di prosa, che ripercorre l’impegno intellettuale di circa settant’anni di carriera di una figura che ha saputo anticipare e interpretare importanti trasformazioni sociali e culturali. Da mercoledì 11 ottobre l’ingresso del Museo del Design Italiano accoglierà un omaggio ad Andrea Branzi, esponendo una selezione di suoi progetti, parte della collezione permanente di Triennale. Nella giornata di venerdì 13 ottobre, dalle ore 18, si terrà la proiezione pubblica di Andrea Branzi. Mostra in forma di prosa.
Mem-IlMohicano