MUSICA/ Mahler e Freud, musica e psicanalisi nel primo appuntamento della rassegna all’Auditorium di Milano
Se quest’anno, per l’Orchestra Sinfonica di Milano, è l’anno dell’attesissimo Festival Mahler, allora all’Auditorium di Milano anche il primo appuntamento della rassegna Musica & Scienza ha come protagonista il compositore boemo. Ma sotto una luce molto particolare, che ne fa emergere i tratti più significativi della personalità. Sabato 7 ottobre alle 18 è il momento di ‘Mahler e Freud‘, insieme al M. Ruben Jais sul palco insieme all’Orchestra Sinfonica di Milano e a Loris Fabiani, attore che, anche attraverso le lettere di Gustav Mahler ad Alma, aiuterà a delineare una appassionante fisionomia dell’essere umano Gustav Mahler.
La connessione tra Gustav Mahler e Sigmund Freud può essere esplorata attraverso un’analisi più ampia dell’intersezione tra la musica e la psicanalisi, due discipline che hanno affrontato temi profondamente legati all’esperienza umana e all’espressione emotiva. Gustav Mahler, attraverso la sua musica, esplora un vasto territorio emotivo e spirituale, ponendo al centro della sua produzione temi esistenziali e conflitti interiori. Alcune delle sue sinfonie, come la Quinta e la Nona, sono particolarmente note per le loro tematiche di lutto, desiderio, e ricerca di significato nella vita. D’altra parte, Sigmund Freud sviluppa la psicanalisi come un sistema teorico e terapeutico per comprendere la mente umana, identificando l’elemento determinante nella formazione dei nostri pensieri, i nostri desideri e i nostri comportamenti. Alcuni studiosi hanno notato alcune somiglianze tematiche tra le loro opere. Entrambi si confrontarono con l’esperienza umana nel suo complesso, esplorando i sentimenti di dolore, desiderio, angoscia e ricerca di significato. Entrambi si interessarono all’analisi delle emozioni profonde e delle tensioni interiori, ognuno nel proprio ambito disciplinare. Nel 1910, dopo aver scoperto di essere stato tradito dalla moglie Alma (con il fondatore del Bauhaus Walter Gropius), Gustav Mahler entra in crisi e sviluppa sintomi psicosomatici: insonnia estrema e una preoccupante angina pectoris.
Ha un collasso nervoso ed è sull’orlo del suicidio. Dopo numerose resistenze, Alma riesce a convincerlo a consultare Sigmund Freud. Mahler gli manda un telegramma per fissare un appuntamento, ma poi lo cancella. Il fatto si ripete per ben tre volte. Finalmente, il compositore si convince a incontrare il famoso psicanalista: abbandona la composizione della Decima sinfonia e da Dobbiaco si dirige a Leida (in Olanda) per una ‘Spaziengang di quattro ore, una seduta psicanalitica peripatetica con Freud attraverso la città e la ragnatela della sua complessa psiche’ come afferma Gastón Fournier-Facio. Gustav Mahler rappresenta indubbiamente il compositore a cui l’Orchestra Sinfonica di Milano è più legata. Basti pensare che negli anni, tale è divenuta la vicinanza con il repertorio mahleriano che l’Amministrazione comunale milanese deliberò di nominare lo spazio antistante l’ingresso dell’Auditorium ‘Largo Gustav Mahler’, inaugurato alla presenza della nipote del compositore boemo. Per la Stagione 2023-2024, quella che celebra i trent’anni dell’Orchestra Sinfonica di Milano, Gustav Mahler ricopre un ruolo di primaria importanza: dal 22 ottobre al 13 novembre, infatti, costituisce un periodo di tre settimane intere dedicate al repertorio di Gustav Mahler, all’Auditorium di Milano, dal 22 ottobre al 13 novembre 2023, con l’integrale delle Sinfonie e dei Lieder per orchestra del compositore boemo. Per la prima volta ritroviamo chiamate all’appello le più importanti orchestre sinfoniche italiane, in un Festival che potrebbe essere elevato a emblema della grande cultura sinfonica del nostro Paese.