ARTE/ Firenze, al Museo Novecento le opere di della pittrice inglese Cecily Brown
Nell’ambito della terza edizione della Florence Art Week, le sale al piano terra del Museo Novecento tornano ad ospitare, dal 30 settembre prossimo e fino al 4 febbraio 2024, un focus sulla pittura contemporanea presentando le opere di una delle sue più talentuose esponenti, la pittrice inglese Cecily Brown che più di ogni altra ha saputo reinventare il rapporto tra l’arte contemporanea e la grande arte figurativa dei secoli scorsi. Protagonista in questo periodo di una mostra personale al Metropolitan Museum di New York, l’artista espone i suoi lavori per la prima volta a Firenze al Museo Novecento e in Palazzo Vecchio, in quella che si preannuncia come la mostra più sofistica ed emozionante dell’anno.
La mostra personale dell’artista, nata a Londra nel 1969 e residente a New York dal 1994, raccoglie oltre trenta lavori, tra cui dipinti e opere su carta, per lo più inediti, nati da una riflessione attorno alle Tentazioni di sant’Antonio soggetto ampiamente indagato dagli artisti nei secoli, come il giovanissimo Michelangelo Buonarroti, che, secondo Giorgio Vasari, si misurò con la riproduzione a colori di un’incisione di Martin Schongauer.
Nei suoi dipinti Bronw cerca un dialogo con la storia dell’arte, ma la tradizione figurativa viene messa a servizio del linguaggio moderno, tanto astratto quanto espressivo, con una pittura sempre sontuosa, vibrante eppure controllatissima. Il titolo scelto da Cecily Brown per questa mostra fiorentina, ‘Temptations, Torments, Trials and Tribulations‘, evoca la vita di ascesi, battaglie spirituali e privazioni del santo. In via del tutto eccezionale verrà esposta, nella cappella al piano terra del Museo Novecento, una versione su tavola di epoca rinascimentale delle Tentazioni di Sant’Antonio, di collezione privata, che, come quella attribuita al giovane Michelangelo – oggi conservata al Kimbell Art Museum di Fort Worth in Texas e databile tra il 1487 e il 1489 -, deriva dalla medesima incisione di Martin Schongauer. Un’occasione assai rara per poter osservare l’immagine che ha ispirato Cecily Brown insieme ai risultati del suo dialogo con la composizione.
Mem-IlMohicano