TEATRO/ Duse 200, due secoli di spettacoli dal vivo. Da settembre a dicembre i festeggiamenti a Bologna
‘Duse 200’, questo il titolo del programma speciale di iniziative che il Teatro Duse di Bologna ospiterà, da settembre a dicembre 2023, per festeggiare due secoli di spettacolo dal vivo sullo storico palcoscenico di Via Cartoleria, da quando, nel 1822, l’ingegnere Antonio Brunetti aprì le porte di quello che sarebbe divenuto prima il Teatro Brunetti e poi l’attuale Teatro Duse, il teatro di prosa più antico della città, oggi tra i più prestigiosi a livello nazionale. “Festeggiamo questo importante compleanno orgogliosi del passato, ma con lo sguardo diritto verso il futuro, ben consci che si può innovare e guardare avanti solo se si ha la consapevolezza della propria storia” commenta il presidente del Cda del Teatro Duse Walter Mramor, sottolineando come il ‘Duse 200’ “sarà una grande festa dedicata alla città di Bologna e al nostro straordinario pubblico. Del resto, l’obiettivo del nostro lavoro non è mai cambiato: ogni nostro sforzo è stato e continuerà ad essere finalizzato all’accrescimento del benessere dell’intera comunità, nel riconoscimento di quella funzione pubblica che abbiamo perseguito con determinazione in tutti questi anni”.
Ad aprire le danze del bicentenario sarà il ciclo di incontri ‘Duse Sala Stampa’, che prevede quattro conversazioni con altrettante firme delle pagine di cultura e spettacoli delle redazioni di Bologna. Gli incontri, a ingresso libero, si terranno tutti i lunedì dal 18 settembre al 9 ottobre, alle ore 18,30. Tra cronaca e retroscena, riflessioni critiche e impressioni personali, a raccontare il Teatro Duse saranno i giornalisti Claudio Cumani (Il Resto del Carlino), Paola Gabrielli (Corriere di Bologna), Alessia Angellotti (Radio Bruno) e Nicola Pirrone (Ansa). Il ciclo, condotto dal giornalista Vincenzo Branà, gode del patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti Emilia-Romagna.
‘Duse 200’ entrerà nel vivo con la rassegna ‘Duse & Friends’ che coinvolge una rosa di iconici artisti di Bologna e partner storici del Duse. In scena 8 spettacoli, di cui 6 creati appositamente per l’occasione. Si comincia, dunque, il 4 ottobre (ore 17) dagli spettatori più piccoli, in linea con la speciale attenzione che la Direzione Artistica riserva da sempre alle nuove generazioni. Sul palco la compagnia Fantateatro, diretta da Sandra Bertuzzi, con lo spettacolo site-specific ‘Una notte a teatro’ (dai 4 anni in su). Al centro della storia un attore che, per errore, rimane chiuso nel teatro, di notte, da solo. Al protagonista non resterà che addormentarsi, ma nel sonno riceverà la visita di tre fantasmi: il fantasma del passato, Eleonora Duse; quello del presente, un giovane attore appena uscito dall’accademia; e quello del futuro, un bimbo dal sorriso luminoso. Sarà un viaggio fantastico tra le meraviglie di due secoli di Duse, con un salto nel futuro per vedere cosa sarà il teatro di domani. Il 6 ottobre (ore 21) saranno in scena gli Oblivion con ‘200, ma anche 20’. Tra musica e parole, con i loro talento e la consueta surreale ironia, Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli spiegheranno quale sia stato “il ruolo degli Oblivion nel declino del teatro italiano”. “Per 180 anni è andato tutto bene, poi – scherzano gli Oblivion – siamo arrivati noi al Duse e, da allora, niente è stato più come prima”. Il ritorno degli Oblivion sul palco dove debuttarono 20 anni fa, nel 2003, con questo show confezionato ad hoc per il bicentenario sarà “una catarsi tutta da ridere”.
L’11 ottobre (ore 21) sipario su ‘W il Duse!’ di e con Giorgio Comaschi. Partendo dalla platea illuminata, Comaschi rileggerà la storia del Teatro, coinvolgendo il pubblico in un racconto arricchito da immagini storiche. L’attore, giornalista e scrittore snocciolerà gli aneddoti più divertenti e bizzarri dei duecento anni del Duse: dai ritardi di Walter Chiari alle bizze di Carmelo Bene, dai trionfi di Giorgio Gaber al tip tap di Ernesto Calindri. Nel finale a sorpresa, alcuni spettatori potranno vivere in prima persona il brivido dell’applauso a scena aperta. Il 19 ottobre (ore 21) sarà la volta di Vito in ‘Omaggio al Duse – Storie e racconti della Bologna di ieri, oggi, domani’. Celebrare la storia del Duse significa, infatti, anche raccontare Bologna e i bolognesi. Ma chi sono i bolognesi? Come vivono, cosa pensano? Esistono ancora o sono solo un mitico ricordo? Vito risponde a queste domande, dando vita a personaggi favolistici: dal prete di campagna al tassista di città, dai fenomeni da bar alle ‘rezdore’, senza dimenticare fruttivendoli, meccanici, santi, comunisti, prostitute e maiali, tra frammenti autobiografici e quadri di vita, vicini e lontani nel tempo. Spazio all’Opera, il 28 ottobre (ore 21), per una serata promossa insieme alla Fondazione Luciano Pavarotti. Il concerto, intitolato ‘Opera Incanto’ sarà un omaggio ai grandi interpreti della musica lirica che hanno calcato le scene del Duse: da Maria Callas che nel settembre 1950, in un unicum per Bologna, fu ‘Tosca’ e regalò al pubblico una sorprendente interpretazione di ‘Vissi d’arte’, fino a Renata Tebaldi che, negli stessi anni, si esibì sul palco di Via Cartoleria, sotto la direzione del maestro Francesco Molinari Pradelli.
Si unisce alla festa per il Duse anche Vinicio Capossela, con il concerto del 6 novembre (ore 21) tappa del suo tour ‘Con i tasti che ci abbiamo’. Capossela, che proprio in Emilia-Romagna e a Bologna ha mosso i suoi primi passi artistici e da molti anni è una presenza di casa al Duse, presenterà il nuovo album ‘Tredici canzoni urgenti’, prodotto da La Cupa su etichetta Parlophone per Warner Music Italy. Un disco collettivo e polimorfo, che spazia dalla folìa cinquecentesca al reggae and dub anni Novanta. Il concerto, le cui prevendite sono già on line, replica anche il 7 novembre. Si prosegue l’8 novembre (ore 21) con Alessandro Bergonzoni, visionario autore e interprete di una drammaturgia contemporanea che si colloca fuori da ogni schema e rappresenta perfettamente la capacità del Duse di coniugare tradizione e innovazione. Imprevedibile fautore di mondi artistici, in scena, Bergonzoni sarà al contempo protagonista e narratore di una sorta di serata d’onore (titolo in via di definizione), in cui utilizzerà il palcoscenico amico e a lui congeniale del Duse per un evento unico e irripetibile. ‘Duse & Friends’ si chiuderà il 27 dicembre (ore 21) come si è aperto e cioè all’insegna dei giovani. Largo, dunque, alla musica classica con un’edizione speciale di ‘Bollicine’, il tradizionale concerto di fine anno dell’Orchestra Senzaspine. L’ensemble under 35 diretto da Tommaso Ussardi e Matteo Parmeggiani è stato accolto al Duse fin dal 2013, anno dalla sua nascita. Il concerto si concluderà con il ‘Conduct Us’, l’ormai celebre formula interattiva di coinvolgimento del pubblico con cui i Senzaspine invitano gli spettatori a impugnare la bacchetta e dirigere l’orchestra.