ARTE/ Labirinto, la mostra diffusa che porta l’arte urbana a Lucca
L’arte urbana in dialogo con la tradizione culturale, storica e artistica: da maggio a ottobre Lucca ospita Labirinto, mostra diffusa lungo un percorso che si snoda tra le vie e le piazze del centro e in due sedi espositive indoor, a cura di Gian Guido Grassi, promossa da Fondazione Banca del Monte di Lucca e Fondazione Lucca Sviluppo, con il contributo del Consiglio della Regione Toscana e del Comune di Lucca, ed inserito nel programma ViviLucca 2023.
Al centro dell’allestimento, che vede anche installazioni site specific in nicchie storiche su chiese e palazzi, le opere di tre firme dell’arte contemporanea già note a livello internazionale: Moneyless, Sten Lex, Tellas. Due degli artisti sono recentemente entrati a far parte della collezione del Ministero degli Esteri, a riconoscimento dello status di rappresentanti della cultura italiana nel mondo.
La mostra non è diffusa solo nello spazio, ma articolata nel tempo. La prima fase vedrà le opere di Moneyless, Sten Lex e Tellas raccolte al Palazzo delle Esposizioni di Lucca (piazza San Martino 7), dal 6 maggio al 25 giugno 2023. L’arte varcherà in seguito la soglia del palazzo per riempire le strade: i mesi di giugno, luglio e agosto 2023 saranno contrassegnati da live performance e dal sorgere di installazioni e opere open air in diversi luoghi della città: dai baluardi ai sotterranei delle mura urbane, l’ex Manifattura Tabacchi in via Vittorio Emanuele, Porta di San Gervasio e Porta dei Borghi, ma anche le nicchie di chiese e palazzi storici sono destinate a colorarsi con nuove tinte. Sarà l’occasione per rendere accessibili siti solitamente chiusi, tra cui la Chiesa di Santa Maria dei Servi, restaurata con il contributo della Fondazione Banca del Monte di Lucca, luogo di arte e spirito: nel mese di settembre le monumentali navate ospiteranno un’opera corale degli artisti coinvolti, aprendo anche ad attività didattiche dedicate alle scuole, fino al 15 ottobre 2023.
Il titolo della mostra è ispirato al labirinto, uno dei simboli della città di Lucca. Infatti, sulla cattedrale di San Martino è presente un labirinto scolpito nella pietra collocato sul pilastro di destra del portico della facciata, un bassorilievo che riporta l’iscrizione in latino: Questo è il labirinto costruito da Dedalo cretese dal quale nessuno che vi entrò poté uscire eccetto Teseo aiutato dal filo di Arianna. L’allestimento nasce sulla fortunata scia di altre due mostre dislocate in un percorso espositivo cittadino: Deredia a Lucca. L’energia cosmica nelle sculture di Jiménez Deredia, dedicata all’artista costaricano, e Pablo Atchugarry. Il risveglio della Natura, dedicata allo scultore uruguaiano, sempre a cura di Gian Guido Grassi e dall’Associazione stART – Open your eyes, entrambe realizzate da Fondazione Banca del Monte di Lucca e Fondazione Lucca Sviluppo, con il contributo del Comune di Lucca.