INTERVISTA/ Carolei: “Sogno un duetto con Elisa”, intanto pubblica ‘Basta!’ in attesa di un Ep
(di Daniele Rossignoli)
Un sogno nel casetto? “Un duetto con Elisa“. Dopo ‘Bugie Bianche’, Carolei torna con un nuovo brano, ‘Basta!’ (Gotham Dischi/Capitol/Universal Music Italia), sognando chissà, un domani di poter cantare assieme al suo “grandissimo punto di riferimento” che è apputo la cantautrice triestina. In ‘Basta’ Carolei parla di quanto possa essere complicato prendere una decisione, dell’oscillare fra lo star bene senza esporsi più di tanto, rifugiandosi nell’abitudine e il rischiare che può comportare cambiamenti e nuovi inizi. Per dire ‘basta’ ci vuole coraggio, sostiene, però a dire ‘basta’ ci si può prendere gusto e si può scoprire che in realtà ci fa solo bene.
Carolei (all’anagrafe Francesco Armenise), nasce nel ’99 in un piccolo paese in provincia di Cosenza, Carolei, da cui prende il nome d’arte e dove ha cantato per la prima volta in pubblico da bambino. “La passione per il canto -racconta intervistato da IlMohicano– ce l’ho da quando avevo 9 anni. Seguivo mia sorella che andava a scuola di musica e di pianoforte e ho iniziato a studiare anch’io musica e canto. Un paio d’anni fa è diventata una passione più seria, un lavoro”.
E a proposito del suo ultimo singolo afferma che “per dire ‘basta’ ci vuole coraggio. E’ una presa di posizione ben precisa sopratutto verso se stessi e sopratutto se si è spesso indecisi, come lo sono io che tendo ad accumulare e a dire ‘basta’ solo quando la classica gocciolina ha fatto traboccare il vaso”. Carolei sta lavorando ad altri singoli che entro la fine dell’anno potrebbero dar vita ad un Ep e per quanto riguarda il suo futuro “spero di cantare tanto in giro, con il mio pianoforte e scrivere tanto perchè lo studio è la mia dimensione ideale”, anche se, osserva, “la concorrenza è tanta e agguerrita. Il lato positivo degli emergenti oggi in Italia -sottolinea- è la caparbietà, la voglia di arrivare, di tener duro nonostante le difficoltà. Siamo tanti, ogni venerdì escono un botto di nuovi singoli, però bisogna continuare ad andare dritti per raggiungere i propri obiettivi”.
E sullo stato di salute della musica: “penso che negli ultimi due anni ci sia stato un bel turn over di artisti nella scena giovane, sopratutto il pop si è svecchiato e ne aveva bisogno perchè eravamo un po’ succubi di una musica che seguiva strade già percorse da altri, non c’era nulla di fresco”. Di positivo, poi, secondo Carolei, c’è anche questa ultima tendenza di avvicinare i giovani alle vecchie generazioni, attraverso anche a duetti inediti che, fino a poco tempo fa, erano impensabili: “sto vivendo questo cambiamento con l’esempio banalissimo di mia mamma che fino ad un paio di anni fa non ascoltava la musica che ascolto mio e oggi invece ci sono tanti artisti sui quali siamo d’accordo. Proprio ieri ho letto dell’ipotetico duetto Blanco/Mina: credo che sia proprio l’emblema di questo cambiamento. Alla fine -osserva- la musica è circolare, non è una linea dritta, ritorna sempre qualcosa del passato come è giusto che sia. Ogni decennio musicale ci lascia qualcosa di buono ed è giusto andare a ripescarlo”. E chissà che in futuro Carolei non possa duettare magari con Elisa “il mio grande, grandissimo punto di riferimento, per la quale nutro un trasporto particolare”, sogna Carolei.