Fabio De Luigi si racconta a ‘Stories’ su Sky TG24
Fabio De Luigi è il protagonista della nuova puntata di ‘Stories’, il ciclo di interviste ai principali interpreti dello spettacolo di Sky TG24. Ospite del vicedirettore della testata Omar Schillaci, con la regia di Roberto Contatti, l’attore e regista si racconta in ‘Fabio De Luigi – C’è simpatia’, in onda questa sera alle 21 su Sky TG24 e sempre disponibile On Demand. Dal suo ultimo film alle origini dei suoi personaggi a teatro e in TV con la Gialappa’s. In mezzo: i ricordi di bambino, le paure vinte, l’amore per la comicità e per il cinema e tanta tanta simpatia.
Il suo secondo film da regista è in uscita il primo gennaio, si intitola ‘Tre di troppo’ (produzione Warner Bros. Entertainment Italia, Colorado Film Production e Alfred Film, distribuzione Warner Bros. Pictures, soggetto di Michele Abatantuono, dello stesso De Luigi e Lara Prando). Fabio De Luigi dirige e interpreta una commedia che tratta con toni leggeri il tema della scelta di essere o non essere genitori. Accanto a De Luigi, Virginia Raffaele. Nel cast anche Fabio Balsamo, Marina Rocco e Barbara Chichiarelli.
“Siamo in un mondo surreale di fiaba contemporanea – racconta – che parla di una coppia, composta da me e Virginia, di persone risolte che hanno scelto legittimamente di vivere la propria vita senza figli. Frequentano amici che invece hanno deciso di averne, col piglio di quelli che si ergono a grandi conoscitori e ironizzano. Ad un certo punto, per una sorta di magia, si ritrovano ad avere in casa tre ragazzini e cercano di capire chi siano questi tre che in realtà li riconoscono in quanto genitori. Quasi un salto di dimensione – ha proseguito – in cui noi, io e Virginia, abbiamo l’occasione anche di vedere cosa sarebbe stata la nostra vita se avessimo deciso di avere dei figli”.
Semplicità e ironia nella divertente chiacchierata che ripercorre alcune delle tappe della sua vita e carriera. Il suo luogo di nascita è: “Santarcangelo di Romagna. L’ambiente buono, mi sono trovato bene, ho dato diverse stelle ai miei genitori. Anche su TripAdvisor. Era la famiglia che consigliavo, purtroppo non c’è più. Però c’è nel mio cuore”.
Terzo figlio, un percorso scolastico tra il liceo artistico e l’Accademia di Belle Arti (“ma intimamente volevo fare quello che sto facendo oggi”) fino ad arrivare alla Gialappa’s: “In realtà sono arrivato alla Gialappa’s dopo una decina d’anni di cose dal vivo. Però quella è stata una prima volta televisiva importante ed era quello che aspettavo. Era il tipo di linguaggio che secondo me si addiceva di più al mio tipo di comicità. Infatti poi abbiamo lavorato insieme per tanti anni”.
Lo studio dei personaggi come gli storici Olmo e l’Ingegner Cane e di tutti gli altri. E poi il cinema. Tantissimi film, tre cinepanettoni, ‘Happy Family’ di Gabriele Salvatores (“Un regista bravissimo e coraggioso che ama molto gli attori’), ‘Dieci giorni senza mamma’ di Alessandro Genovesi e molto molto altro. E tornando a ‘Tre di troppo’, dove si affronta anche il tema della paura, essere genitore era proprio una delle sue paure maggiori: “L’ho vinta perché sentivo che, come poi è accaduto, poteva essere una cosa che volevo fare. Mi trovo bene da padre – ha aggiunto – mi piace, sono molto felice di essere diventato papà. E’ una dimensione che evidentemente mi appartiene”. Mentre la paura che non ha mai superato è “quella del palcoscenico, un po’ di ansia da prestazione. Uno degli incubi ricorrenti è, ancora oggi, che devo salire sul palco e non so cosa dire. Nella realtà per fortuna non si verifica. Però quella paura lì non la supererò mai, credo”.