Sanremo 2023, i fan dei Nomadi chiedono un premio alla carriera per Beppe Carletti

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(di Daniele Rossignoli) – Premio alla carriera a Beppe Carletti: è quanto chiedono i fan dei Nomadi che hanno lanciato una raccolta firme da consegnare ad Amadeus, sperando che il direttore artistico del Festival la accolga e porti sul palco di Sanremo il leader storico e fondatore della band, Beppe Carletti. “Nel 2023 la band emiliana raggiungerà i 60 anni di carriera -si legge nella petizione lanciata su change.org- un traguardo molto importante per cui sarebbe stupendo consegnare un premio alla carriera su uno dei palchi più importanti d’Italia. Ovvero il palco dell’Ariston”. Dopo i Rolling Stones, aveva ricordato Carletti in una intervista a IlMohicano “siamo la band più longeva al mondo. I Nomadi sono nati nel ’63 come un’idea e le idee non muoiono mai, proseguono sempre. All’interno del gruppo, nel corso degli anni, si sono alternate tante persone, ma l’idea va avanti, sempre nel segno della coerenza che è stata ed è tutt’ora la nostra forza”.

Sono i primi anni ’60 quando, tra Modena e Reggio Emilia, Beppe Carletti e Augusto Daolio decidono di formare una loro band. L’esordio avviene nel 1963 e il nome scelto è Nomadi, denominazione scelta un po’ per caso ma forse anche per destino. Nel 1965 esce il loro primo 45 giri dal titolo ‘Donna la prima donna’ e un anno dopo inizia la collaborazione con un allora sconosciuto Francesco Guccini. Da questo sodalizio nascono canzoni che segneranno una tappa fondamentale nel panorama musicale italiano: ‘Noi non ci saremo’ e ‘Dio è morto’, diventeranno dei veri e propri stendardi per milioni di giovani. E nel ’72 ‘Io Vagabondo’ ancora oggi canzone simbolo della band e inno per diverse generazioni.

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