Il ritorno di Franco Mussida con l’album ‘Il pianeta della musica e il viaggio di lòtu’
Franco Mussida torna con un nuovo album, un nuovo suono e un nuovo stile musicale. Il 7 ottobre esce ‘Il pianeta della musica e il viaggio di Iòtu’ (CPM Music Factory/Self Distribuzione), un lavoro discografico nel quale per la prima volta ad emergere è il suono generato da una chitarra classica baritona che apre a linguaggi e ad un’espressività particolare. Una chitarra speciale progettata per unire il mondo del soul-blues al pop e a quello classico. L’album è anticipato in digitale da ‘Io noi la musica’, un brano che invita alla riflessione una generazione ormai chiamata ad un bilancio. A riconsiderare i valori contenuti nel clima spirituale e artistico, assimilati nello speciale settennio storico a cavallo tra gli anni ‘60 e ‘70. Una generazione che, pur avendo vissuto un periodo artisticamente aureo, pare aver trattenuto il meglio per se stessa, restituendo poco ai ragazzi di oggi.
Un brano che mette dunque a confronto la generazione del passato con quella di oggi, invitando la prima ad utilizzare il tempo che le rimane per aprirsi ulteriormente e contribuire alla riscoperta del ruolo e del valore educativo delle arti e della Musica. ‘Io noi la musica’ si divide in due parti: la prima, declamata da una voce che sembra uscire da un megafono, descrive quel benefico uragano al contrario che fu quel periodo storico, terminando il racconto con la frase: “Se le parole possono mentire: la musica non mente mai”; la seconda parte è una lunga frase musicale che accompagna una farfalla in volo, simbolo della bellezza e della ricchezza vitale di un mondo emozionale, di cui la musica è regina, un mondo che si tramanderà sempre aldilà di ogni nostra bruttura. La parte musicale di accompagnamento ha un andamento ritmico irregolare ispirato a ‘Watermelon in easter hay’ di Frank Zappa.
Credit Photo: Federica Mirabelli