‘Mariù’ compie 90 anni, il suo esordio al primo Festival del Cinema di Venezia
Novanta anni fa al primo Festival del Cinema di Venezia la prima colonna sonora di un film italiano fu ‘Parlami d’amore Mariù’ di Cesare Andrea Bixio nell’interpretazione Vittorio De Sica, il film era ‘Gli uomini che mascalzoni’ di Mario Camerini. Questo anniversario viene oggi celebrato in Casa Bixio proprio in concomitanza col Festival del Cinema di Venezia con un filmato realizzato dal giornalista televisivo Paolo Zefferi, che così commenta il video: “Per quasi tutto il mese di agosto del 1932 si svolse a Venezia la prima Esposizione internazionale d’arte cinematografica alla 18/ma Biennale. La prima edizione del Festival si chiamava proprio così. Non c’erano ancora i premi ma già si poteva assistere a una sostanziosa parata di star internazionali: Greta Garbo, Clark Gable, Boris Karloff, Fredric March, Norma Shearer, James Cagney, Joan Crawford. Tra gli italiani il giovane attore protagonista di un film di Mario Camerini, ‘Gli Uomini che Mascalzoni’, destinato a una grande fama internazionale, Vittorio De Sica”.
“Ma merito anche di una canzone che, proprio novant’anni fa, iniziava a farsi conoscere in Italia e nel mondo – continua Zefferi – una canzone che ha avuto un numero imprecisato di versioni, percorrendo gli stili e superando le mode. Una canzone dalle molte vite che ancora resta uno dei simboli della musica italiana. ‘Parlami d’amore Mariù’ di Cesare Andrea Bixio. La storia di ‘Parlami d’amore Mariù’ inizia con uno stratagemma – continua a commentare nel filmato Zefferi dai racconti del figlio del grande compositore, Franco Bixio, anche lui musicista e oggi Presidente della Casa Editrice fondata dal celebre padre – Perché la produzione, la Cines di Pittaluga, proprio non voleva aggiungerla nonostante il parere del regista. E così Camerini e Bixio decisero di adattare una scena, in cui era già previsto che i protagonisti ballassero in un ristorante, realizzando apposta per le riprese il rullo della pianola con questa canzone. Il risultato è che la gente, alla fine del film, iniziò a canticchiarla e divenne popolarissima””.
L’autore della canzone, Cesare Andrea Bixio è uno dei più prolifici autori della musica italiana, con oltre 500 brani di successo. Il suo nome è da sempre legato al cinema, a partire da quando scrisse la musica per il primo film sonoro italiano, ‘La canzone dell’amore’. Non fu solo un grande autore, ma anche uno dei primi imprenditori della musica in Italia: fu uno dei primi, era il 1916, a iscriversi alla Siae, di cui è sempre stato un grande sostenitore. Ed è stato tra i primi editori musicali del nostro paese, esempio vivente di come la musica sia potuta diventare un lavoro e una fonte di lavoro per tante e diverse professioni.
‘Parlami d’amore Mariù’, dedicata alla moglie Mary, prosegue Paolo Zefferi “è certamente uno dei suoi brani più famosi. Un brano dalle molte vite: dopo l’esordio cinematografico di 90 anni fa, è tornata più volte a risuonare nei luoghi della musica. La canta Tino Rossi e poi Achille Togliani la porta al successo, ancor oggi la ascoltiamo con molta frequenza in un noto spot pubblicitario, la affrontano poi Mario Del Monaco e, anni dopo, Luciano Pavarotti che la include in un disco, ‘Mamma’, peraltro un’altra canzone di Bixio, di grande successo. Negli anni Sessanta Peppino Di Capri la reinterpreta con il suo stile originale dandole un nuovo successo discografico oltre che una nuova veste musicale. Negli anni Settanta Mal ne interpreta una versione che torna a piacere e torna soprattutto nella hit parade. La suonano e la cantano in molti, a ritmo di swing o nella forma più classica, entra nel repertorio di Giorgio Gaber, la canterà anche Mina e diventerà uno standard jazz grazie alla tromba, raffinatissima, di Enrico Rava. Canzone dalle molte vite , che passa attraverso le generazioni”.