INTERVISTA/ Simona Severini: “spesso si usano i social per la paura di scomparire più che per apparire”

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(di Daniele Rossignoli) “Molto spesso si usano i social più che per apparire per la paura di scomparire”. E’ quanto sostiene la cantautrice milanese Simona Severini, in uscita con il singolo ‘Non faccio niente’ (Virgin Records/Universal Music), intervistata da IlMohicano. “Per molti giovani artisti -sottolinea Severini- l’uso dei social sopperisce a quella che una volta era la cosiddetta ‘gavetta’. Per la musica è un momento particolare -osserva- è fondamentale essere presenti e anche apparire sui social che non è solo puro esibizionismo ma è proprio una necessità perchè è il modo principale per farsi notare, per esserci, per cercare di affermarsi. Più che dalla voglia di apparire quindi -sottolinea- spesso si usasno i social per la paura di scomparire”.

Simona Severini ha ricevuto, dalle mani del Capo dello Stato, la carica di Cavaliere della Reppubblica: “nel 2019 -ricorda- ho cantato al Quirinale in occasione della Festa della Donna davanti al Presidente della Repubblica e in quella occasione sono stata nominata ‘Cavaliere’. E’ stato un grande onore e una grande emozione incontrare Mattarella e mi spiace moltissimo che fra pochi giorni termini il suo mandato”.

Tornando al suo ultimo singolo, la cantautrice spiega come questo sia frutto sopratutto della sua pigrizia naturale: “io sono molto pigra – confessa anche un po’ ironicamente- mi piace stare ore e ore sul divano a pensare. Ma non è per questo che non faccio niente: penso e rifletto su quello che dovrò fare e questo mi impegna molto. Pensare è la cosa che mi piace fare di più, è un momento in cui la mente viaggia libera, vive una vita parallela, come nei sogni e nel dormiveglia. Mi affascina la forza dei sogni, cerco di ricordarli appena sveglia e li scrivo –afferma- Nei miei testi cerco l’immediato, parole dirette e semplici, oggetti reali e concreti. Ma il loro senso è più riflessivo, parla dei miei ragionamenti. Oppure ironico, a volte mi piace dire cose sconcertanti è palco è l’unico posto dove mi sento libera di dire quello che penso”.

Ed è propri salire sul palco quello che Simona spera di poter fare presto: “ho in programma alcuni live, il primo a marzo, e spero si possa ripartire. In questo periodo, dal mio punto di vista, si sta vivendo un po’ a tratti, dipende dai giorni. Io sto vivendo una sorta di mondo parallelo, con momenti sì e altri un po’ meno. Speriamo di poter ripartire e che si torni presto alla normalità. Sono entrata in studio per registrare i nuovi brani con il desiderio di partire da ciò che sentivo già mio ed esplorare nuove forme espressive -spiega-  avevo voglia di provare a fare musica non solo acustica, che avesse sia groove che testo. Quella che mi piace sentire dai miei artisti preferiti, come Emily King o Arlo Parks, e che vorrei fare anche io”.

Scritto dalla stessa Simona e composto insieme al produttore Luca Mattioni, ‘Non faccio niente’ è un viaggio introspettivo fatto di vocalità soul e giochi ritmici, in equilibrio tra cantautorato pop e le sonorità della nuova scena urban e R’n’b internazionale. Il brano segna l’inizio di un nuovo percorso per Simona Severino che la vede affiancata da alcuni dei musicisti più importanti della scena italiana come Giorgio Secco alle chitarre, Diego Corradin alla batteria, Andrea Torresani al basso, e Luca Mattioni a synth, tastiere e produzione artistica.

Nata a Milano, Simona Severini compie i primi passi nel mondo della musica iniziando a studiare, sin da bambina, la chitarra classica. A 20 anni si appassiona al jazz e intraprende collaborazioni con diversi musicisti e compositori italiani, tra cui Enrico Pieranunzi con cui ha registrato dischi in Italia e Francia e con cui collabora tuttora. Calca i palchi dei principali Jazz Festival in Italia ed Europa tra i quali Umbria Jazz, Festival dei Due Mondi di Spoleto, Paris Jazz Vocal, Festival da Jazz St Moritz, London Jazz Festival IIC di Londra e Oslo e XJazz! di Berlino. Con il trio Fedra, che esplora la soglia tra musica jazz e musica antica, si esibisce alla Cappella Paolina del Quirinale per Rai Radio Tre e in festival di musica classica tra cui la Festa dell’Opera di Brescia e la Filarmonica di Trento. Ha avuto esperienze nel teatro come cantante-performer: nel 2017 ha debuttato al Piccolo Teatro di Milano nei panni di Miranda in un concerto-performance dedicato a ‘La Tempesta’ di Shakespeare e ha preso parte allo spettacolo ‘In attesa di Giudizio’, in scena al Maschio Angioino in occasione del Napoli Teatro Festival. Nel 2010 fonda un duo, Le Pinne, con cui si esibisce al MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti. Nel 2016, in occasione dell’anniversario della nascita di Lucio Dalla, pubblica ‘Futura/il Coyote’, un Ep contenente i due brani registrate nello studio di Dalla. Terminata l’esperienza con il duo, Simona intraprende la carriera di solista e, accompagnandosi alla chitarra, suona in diversi club tra i quali il Blue Note di Milano. Nello stesso anno è finalista a Musicultura e partecipa a Sanremo Giovani, arrivando alla fase delle semifinali. Inizia a scrivere con Pacifico. Nel 2020 pubblica ‘Ipotesi’, il suo primo EP da solista

 

Ambra Parola

 

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