‘Mai’ è il nuovo singolo e video di Corteccia, prodotto insieme a Sebastiano De Gennaro e Lorenzo Caperchi. Una dichiarazione d’amore per il proprio figlio, in cui un padre ammette di non poter promettere altro se non di provare a fare del proprio meglio. In cui gli dice che cercherà di mantenere una giusta distanza: mai troppo lontano, rischiando di diventare assente, ma neppure tanto vicino da risultare asfissiante. Essere perfetti non è possibile. Cercare di fare del proprio meglio è invece una possibilità ricca di poesia. Poesia che si trova dentro al bambino e che gli permette di guardare al mondo e al suo futuro in divenire con sorpresa e infinita curiosità. Il videoclip, realizzato da Pietro Puccio, è diviso in due parti: una illustrata e una reale. Racconta proprio questo aspetto delle possibilità che nella vita prendono forma e a cui bisogna guardare con stupore. Le illustrazioni partono da macchie di acquerello casuali che, essiccandosi, ispirano forme a cui sono state aggiunte zampe, occhietti, fiori, diventando esseri fantastici. Senza avere progettato nulla prima, improvvisando. Una specie di live painting registrato dalla videocamera e poi montato, senza ritocchi. Perché è questo l’insegnamento: che ci sono nel futuro tanti possibili a cui dare forma, tanti possibili a cui guardare con stupore e da cui lasciarsi stupire. La parte che intervalla le illustrazioni e accompagna il ritornello, è invece un video realizzato riprendendo bambini che saltano su un tappeto elastico, uno dei giochi in assoluto preferiti, esprimendo gioia e vitalità, e di cui si riprendono solo le ombre che appaiono come figure leggere e senza gravità. Corteccia è un duo di autori che scrive canzoni, composto da Pietro Puccio e Simone Pirovano. È un progetto musicale fatto di suggestioni sonore e visive, che associa progressioni contemporanee a una spiccata ricerca armonica, mescolando pianoforte, batteria, voce, strumentazioni digitali e visual.
C’è molta melodia nei pezzi di Corteccia, ma anche molto ritmo. Ci sono suoni attenti. A Corteccia piace cercare dentro alle cose evidenti e nelle sfumature.
I pezzi di Corteccia parlano di tutti, attraverso mondi visivi a volte concreti, a volte surreali e ricchi di metafore: perché le metafore possono essere più vere delle cose vere. I mondi visivi dei video sono sempre creati da Corteccia: storie realizzate con personaggi di sabbia, di carta, d’acqua, mascherati come burattini, che in fondo assomigliano a ciascuno di noi. Un’immersione nell’ascolto accompagnata dalle immagini. Dentro e fuori alla canzone. Allo stesso modo, ogni parola nei testi, è utilizzata come una tavolozza, che più che raccontare i fatti di una storia, racconta com’è il luogo di quella storia, se quella faccia assomiglia ad una montagna, che colore ha quella luce, che forma ha quello stato d’animo. E alla fine le storie affiorano lo stesso, lasciando la libertà di immaginarle così come la mente, la nostra, quella di tutti, le sente e le vede. |