‘Hanno ucciso Carlo Magno’, sulle note degli 883 i BardoMagno raccontano le gesta del primo sovrano che unì l’Europa
Nonostante siano passati 1200 anni dalla scomparsa di Carlo Magno, l’Imperatore e i suoi insegnamenti permangono nei cuori e nelle orecchie. Sulle note degli 883, ‘Hanno ucciso Carlo Magno’ dei BardoMagno, vuole infatti ricordare le gesta degli ultimi giorni del primo sovrano che unì l’Europa sotto un’unica egida, quella del Sacro Romano Impero. Per rendere giustizia al nome di Carlo, i BardoMagno hanno scoperto un antico tomo impolverato su cui un quasi ormai dimenticato musico dal nome di Massimus Spezza Ali, compose una canzone per onorare il vecchio sovrano. Reinterpretando così quella melodia in chiave folk rock/pop, i BardoMagno vogliono far danzare e brindare le genti all’Imperatore oggi così come allora.
‘Hanno ucciso Carlo Magno’ è stata scritta e composta dalla gorgogliante voce di Valerio Storch, noto Abdul il Bardo e dal ferreo pugno di Feudalesimo e Libertà. Vanta inoltre l’ormai fissa collaborazione del Gran Calippo d’Oriente alias Maurizio Cardullo, al basso/cittern/cornamuse, e di Fra’ Casso da Montalcino ovvero Edoardo Sala, entrambi ex folkstone, alle funamboliche percussioni e ritmiche. Il tutto musicato appositamente per immergersi nella nuova modernità medievale Made in Aquisgrana.
Feudalesimo e Libertà è la community nata su Facebook quasi dieci anni fa e giunta a contare più di 700 mila followers. Nei fatti la più grande community sul Medioevo d’Italia.
Con un taglio sempre ironico la pagina rilegge accadimenti della vita quotidiana in chiave medievale e da questo progetto nel 2019 è nato BardoMagno, la band della community, ma sarebbe il caso di dire ‘gli istrionici menestrelli de lo Imperatore’.