Eros Ramazzotti sigla un accordo con Vertigo per sviluppare la sua attività nel mondo
Eros Ramazzotti è il primo artista italiano che sigla un accordo globale per la sua attività artistica nel mondo: un agreement tra Radiorama (la storica struttura che produce tutta l’attività artistica di Ramazzotti) e Vertigo, società italiana facente parte del gruppo Eventim Live International, il colosso tedesco dell’entertainment.
Per la prima volta un artista italiano condivide con un soggetto unico tutti gli aspetti relativi alla sua carriera. Attraverso questo accordo tutte le attività saranno quindi armonizzate con un obiettivo condiviso e comune: dalla discografia ai concerti, dalle sponsorizzazioni ai diritti televisivi. La scommessa alla base di questo agreement è apportare profonde innovazioni al modo di fruire la musica, raggiungendo direttamente i fan con delle operazioni ad hoc pensate per offrire un’immersione totale nel mondo del cantautore romano.
Radiorama e Vertigo scelgono cosi di abbracciare anche tutti gli aspetti della discografia per avvicinare l’utente all’artista puntando su una visione a 360 gradi che esalti l’esperienza ‘fisica’ oltre a quella digitale: il fan potrà, ad esempio, acquistare un biglietto per un concerto ed accedere allo stesso tempo in modo prioritario all’acquisto di dischi, di particolari edizioni limitate o ad esperienze esclusive riservate.
“E’ una sfida che abbiamo accolto con entusiasmo e che affronteremo con convinzione” afferma Andrea Pieroni, CEO di Vertigo. “Eros è un artista unico, che amiamo da sempre e siamo felici che sia pioniere con noi di questo nuovo modo di vivere la musica”.
“Con questo accordo Ramazzotti conferma di essere una delle priorità mondiali di Vertigo, ed è il primo italiano a testare una nuova forma di mercato tracciando delle strade per la distribuzione a 360 gradi della sua musica nel mondo”, sottolinea Gaetano Puglisi, manager di Ramazzotti a capo di Radiorama. “Desideriamo riportare in auge un modo totale e completo di intendere l’esperienza musicale. Vogliamo cambiare le regole della music industry ripartendo dalla dimensione che più caratterizza l’artista ovvero il live: è un modello in cui crediamo fortemente”.