Sulle tracce di Corto Maltese con il jazz di Giovanni Falcone le fotografie di Nino Pinfa per la nuova stagione dell’Atelier Musicale
La multimedialità e il tema dell’avventura sono alla base del nuovo appuntamento della 27/ma stagione dell’Atelier Musicale, la rassegna in equilibrio tra jazz, classica e suoni contemporanei organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio. Ideata come un omaggio a Hugo Pratt, l’autore del celeberrimo personaggio di Corto Maltese, questa proposta costituisce l’ultimo progetto – una performance che unisce la musica alla fotografia – di Pino Ninfa, maestro dell’obiettivo di livello internazionale, che fa parte della sempre più rara pattuglia dei fotografi d’avventura.
Di origine catanese, Ninfa è partito dall’ambiente dello spettacolo per poi affrontare la documentazione artistica di luoghi e persone colti in molteplici e avventurosi viaggi intorno al mondo. Sabato 13 novembre, alla Camera del Lavoro di Milano (ore 17,30; ingresso 10 euro con tessera associativa a 5/10 euro), insieme al fotografo siciliano saranno protagonisti il trombettista Giovanni Falzone e il batterista Alessandro Rossi, che svilupperanno le loro improvvisazioni (su composizioni quasi tutte del primo) ispirandosi alle immagini di Pino Ninfa, proiettate nel corso del concerto.
Giovanni Falzone è una delle figure di punta del jazz italiano contemporaneo: grande strumentista di doppia formazione (jazz e classica), compositore originale e direttore d’orchestra, nonché improvvisatore fantasioso e imprevedibile, vanta un palmarès internazionale di alto profilo. Dal canto suo, Alessandro Rossi è uno dei più interessanti e versatili esponenti dell’ultima generazione di batteristi italiani.
La struttura del concerto prevede la suddivisione degli interventi musicali e la proiezione delle fotografie per gruppi omogenei, in altrettanti capitoli pensati per comporre un viaggio immaginario, come immaginari sono i viaggi di Corto Maltese, il flemmatico marinaio e romantico sognatore uscito dalla matita di Pratt. Dagli scorpioni del deserto all’Argentina del tango, dall’Etiopia a Cuba, dagli Stati Uniti a Venezia, il percorso vivrà del rapporto con la musica, come tante volte è avvenuto nei progetti di Pino Ninfa, che nel corso della sua carriera ha realizzato performance multimediali con Enrico Intra, Stefano Bollani, Danilo Rea, Paolo Fresu, Gavino Murgia, Luciano Biondini e molti altri jazzisti italiani.