Con ‘Mongolfiere’ Alessio Marucci descrive la nostalgia per un qualcosa che non c’è più
‘Mongolfiere’, il nuovo brano di Alessio Marucci, nasce dalla nostalgia per qualcosa che era, ma che non è più. Percorre strade fatte di ricordi, affronta il dolore di un addio, ma spera in qualcosa di migliore che arriverà. Il punto di vista, infatti, è proprio quello di una persona immersa nel suo dolore per aver perso qualcosa che credeva importante, che intorno a sé trova solo ciò che resta, ovvero macerie; ma è serena, perché sa di aver fatto il possibile per salvare quel che poteva salvare. Un canzone, come spiega lo stesso autore “nata in un momento delicato, in cui ho capito che non sempre le perdite sono qualcosa di negativo”.
Il meccanismo delle mongolfiere, in un certo senso, è correlato al concetto di libertà: quando una relazione finisce, che sia un amore o un’amicizia, potrebbe essere vista come qualcosa che aiuta a ritrovarci, una sorta di liberazione da un peso che ci tratteneva a terra e che liberandocene rende più agevole il decollo della mongolfiera. Come si dice in questi casi: le canzoni migliori nascono da un cuore infranto.
Il testo è nato dalla collaborazione con Marco Canigiula e Francesco Sponta con l’arrangiamento curato negli studi di Cantieri Sonori.